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CANTONE«Basta allarmismi, nessun rischio di contagio di Zika in Ticino»

27.07.16 - 09:06
Il Medico cantonale aggiunto, Danuta Reinholz, getta acqua sul fuoco e chiarisce il malinteso relativo al presunto «caso ticinese»
«Basta allarmismi, nessun rischio di contagio di Zika in Ticino»
Il Medico cantonale aggiunto, Danuta Reinholz, getta acqua sul fuoco e chiarisce il malinteso relativo al presunto «caso ticinese»

LUGANO - Le infezioni di Zika sono da qualche mese sulla bocca di tutti. Paura per le vacanze, paura per le Olimpiadi, paura in generale. Nella giornata di ieri l'Ufficio federale della sanità pubblica ha riferito, attraverso il suo bollettino settimanale, che dall'inizio del 2016 sono stati segnalati 28 casi importati di Zika in Svizzera. Un dato che, unito alla segnalazione di un presunto caso anche in Ticino, ha immediatamente alimentato una certa preoccupazione a sud del Gottardo.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Danuta Reinholz, Medico cantonale aggiunto, che ci ha spiegato la natura del malinteso, chiarendo alcuni aspetti riguardanti l'infezione.

Iniziamo dal Ticino. Il malinteso nella comunicazione di ieri ha infatti creato un certo allarmismo anche alle nostre latitudini. Quali sono i fatti reali?

Molto semplicemente: dei 28 casi acuti importati, segnalati dall'Ufficio federale di sanità pubblica, nessuno è localizzato in Ticino. Il caso all’origine del malinteso riguarda il rilevamento di vecchi anticorpi in un paziente, sottopostosi ad un esame di sangue, che possono rimanere nel sangue anche a distanza di oltre un anno dal momento in cui è stata contratta l'infezione. Un po' come accade con gli anticorpi del morbillo o della varicella. In altre parole non vi è alcuna persona infetta e quindi non sussiste alcun rischio di contagio.

Quindi, quali sono i rischi reali per il Ticino?

Il virus Zika si trasmette principalmente attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes, che funge quindi da vettore. Il virus si trasmette inoltre per via sessuale (una ventina i casi documentati in 10 paesi fino al 19 maggio 2016, ndr.) e dalla donna incinta al feto. Nonostante il virus Zika sia stato individuato nel latte materno e nella saliva, attualmente non ci sono prove che venga trasmesso attraverso questi fluidi corporei. La trasmissione mediante trasfusione di sangue è teoricamente possibile ma non è stata finora documentata.

Non ci sono quindi rischi di contagio diretto?

Il principale vettore responsabile della trasmissione nell’epidemia attuale (Ae. aegypti) non è presente in Svizzera. Tuttavia, poiché la zanzara Ae. albopictus, anch’essa vettore del virus Zika, è presente in Ticino e considerato che in Svizzera sono importati casi sintomatici e asintomatici, la possibilità di una trasmissione autoctona vettoriale della malattia in futuro, soprattutto durante la stagione estiva, esiste. L’OMS stima che questa probabilità in Svizzera sia moderata, in assenza di misure preventive. In caso di presenza di un'infezione acuta importata dall’estero in Ticino sono previste delle misure di prevenzione a livello delle zanzare stesse. La presenza del virus nelle zanzare è infatti monitorata sul territorio cantonale.

Secondo i dati riferiti dall'UFSP quasi l'80% dei casi di infezione da Zika decorre in modo completamente asintomatico, mentre nei restanti casi possono manifestarsi sintomi moderati. Come si spiega quindi questa psicosi?

Lo Zika è conosciuto sin dalla metà degli anni 40 e non ha mai creato grande preoccupazione poiché la malattia è benigna nella maggioranza dei casi. I suoi effetti su una persona sana non sono molto differenti da quelli di una lieve influenza. La grande "paura" è dovuta alla recente scoperta di un legame fra il virus e le sue complicazioni, che possono essere di due tipi: le malformazioni cerebrali nel feto (microcefalia o altre anomalie dello sviluppo cerebrale uterino) la cui madre è stata infettata dal virus, e la sindrome di Guillain-Barré nel paziente infetto. Questi aspetti, uniti all'espansione dei focolai di Zika in alcune regioni del mondo, è alla base di questo allarme.

Un ultima domanda. Vista la somiglianza con altre malattie come la dengue, anche la contrazione dello Zika determina in seguito l'immunità a vita dall'infezione?

Questo aspetto è ancora oggetto di studio. In linea di massima l'infezione non garantisce un'immunità definitiva. Gli anticorpi con il tempo tendono a decrescere, fino al punto da non poter garantire una protezione dal virus a distanza di anni. L'immunità è un po' come un bicchiere d'acqua: per alcune malattie esso rimane pieno per sempre, in altri casi invece il contenuto evapora con il passare del tempo.

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COMMENTI
 

nordico 7 anni fa su tio
Vi sono già 12 casi di infezione da Zika negli Stati Uniti senza che gli infettati siano stati in paesi dove questa patologia esiste. Si sta ora indagando, ma siccome le zanzare viaggiano anche in aereo (senza pagare il biglietto) è facile che più presto che tardi questa malattia arriverà anche da noi. Volenti o nolenti.

leopoldo 7 anni fa su tio
pima una marea di allarmismi opuscoli come distruggere le uova della zanzara tigre.e ora che avete speso un po di soldini naturalmente soldini dei contribuenti non c'è piu pericolo niente allarmismi.ma come si fa a credervi.
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