Ennesima scena di degrado in riva al fiume Ticino. E stavolta alcuni testimoni denunciano la fuga dei responsabili. Il Consorzio: «Costretti a raccogliere 25 quintali di rifiuti all’anno»
CUGNASCO-GERRA - «Li ho visti mentre se ne andavano. Erano in una decina. Dopo il festino, hanno abbandonato tutto sul posto». La denuncia arriva da un 55enne che ogni domenica mattina porta a spasso il cane nella zona del fiume Ticino, su territorio di Cugnasco-Gerra. Ed è lui a immortalare lo scenario di degrado lasciato tra la vegetazione da un gruppo di ragazzi che hanno bivaccato sul posto nella notte tra sabato e di domenica.«Quando i nostri operai si sono attivati – sostiene Mario Luchessa, segretario tecnico del Consorzio correzione fiume Ticino – si sono trovati di fronte lo stesso teatro che ci era stato segnalato. Effettivamente fa riflettere».
La testa bruciacchiata - Cartacce, bottiglie, plastiche, sacchi enormi pieni di rifiuti. Persino la testa di un manichino bruciacchiata. Il tutto condito dalla fuga. Un atteggiamento fuori da ogni paradigma della buona educazione. «Sono partiti come se niente fosse – spiega il testimone –, e non sono mai più tornati». Luchessa, dal canto suo, aggiunge: «C’erano anche alcune panchine bruciate. E diverse sedie. Questi sono comportamenti inaccettabili».
Preoccupazione - E lo dice scartabellando dati e cifre di una situazione che nel corso degli anni si è fatta sempre più preoccupante. «Il nostro comprensorio – riprende – va dalla Moesa al Lago Maggiore. In quell’area nel 2015 abbiamo raccolto 25 quintali di rifiuti. Nonostante gli appelli delle autorità, c’è chi continua a ignorare l’ambiente».
In cerca di soluzioni - I punti ritenuti più critici si trovano in territorio di Gorduno. Ancora Luchessa: «Spesso troviamo materiale sparso. Dalle carte ai copertoni. Più raramente ci capitano situazioni come quella di Cugnasco-Gerra, con sacchi interi abbandonati e con materiale bruciato. È ora comunque di dire basta a questa situazione. A fine estate ci si troverà con le parti interessate per cercare di trovare valide soluzioni».