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STABIOBimba ustionata davanti al grill. «Dovrà subire un trapianto di pelle»

30.05.16 - 13:00
Il padre della piccola: «Ecco come è andata in quella drammatica giornata»
fotolia
Bimba ustionata davanti al grill. «Dovrà subire un trapianto di pelle»
Il padre della piccola: «Ecco come è andata in quella drammatica giornata»

STABIO - È tuttora ricoverata in gravi condizioni - e probabilmente resterà in ospedale per i prossimi due mesi - Joelena Lopez, la bimba di 7 anni che lo scorso 26 maggio, a Stabio, si è ustionata davanti a un grill.

Probabile il trapianto di pelle - Come ci racconta il padre, Josè Lopez, il musicista di Santo Domingo ticinese d'adozione, la bimba continua a stare molto male. «Probabilmente dovrà subire un trapianto di pelle. Ed è possibile che restino comunque delle cicatrici», spiega. La speranza è in un miracolo. «Per adesso hanno tolto le bende dalla fronte e dal naso. Ma sono la guancia destra, le labbra, il mento e il braccio destro, i punti dove le ferite sono più profonde. Mercoledì controlleranno nuovamente la ferita. Se dovrà subire l'intervento sarà costretta in ospedale per almeno due mesi». L'operazione in vista non è delle più semplici: «Le dovranno trapiantare la pelle presa dalle natiche».

La piccola per ora è spesso sedata. Specie durante le medicazioni. «Dorme più di quanto resta sveglia», racconta il padre, fortemente angosciato.

Un incidente domestico - Il tutto per un incidente domestico sul quale José Lopez vuole fare chiarezza. «L'avevo mandata a passeggio con il cane. Le avevo chiesto di stare lontana dal fuoco - racconta -. Ma voleva a tutti i costi aiutarmi».

L'insistenza della piccola, desiderosa di gettare il suo legnetto nel grill, ha piegato il papà che, alla fine, si è fatto convincere ed ha così avvicinato la figlia al fuoco.

«Proprio in quel momento ho visto una bottiglia blu. L'ho afferrata per il tappo per capire cosa vi fosse all'interno. Non era ben avvitata e mi è caduta dalle mani. Del liquido è finito sul mio braccio e sulla bambina. I suoi capelli sono andati in fiamme.

La reazione del papà è stata immediata. «L'ho presa e messa sotto l'acqua. I capelli avevano bruciato velocemente, ma sono riuscito a spegnerli», racconta. Proprio in quel momento arrivano due persone con un estintore. Gridano contro José e lui non si accorge della piccola che corre dentro casa.

Le urla e lo shock - Seguono le urla della moglie. Nell'abitazione trova la piccola e finalmente la guarda in volto. «Aveva pezzi di pelle che le cadevano a terra. Tutti erano sotto shock. L'ho presa, caricata in auto e portata al pronto soccorso di Mendrisio. Lì mi ha raggiunto la polizia. Mi hanno fatto l'alcool test mentre ancora mi medicavano, poi mi hanno seguito in bagno per farmi consegnare un campione di urine. In seguito mi hanno fatto l'esame del sangue».

Tutto per capire se avesse bevuto o assunto droghe. «Ma io non ho mai fatto uso d'alcool o di sostanze stupefacenti - sottolinea l'artista - . La polizia ha dichiarato che ho lanciato il liquido infiammabile colpendo la bambina, ma le cose non sono andate così. Si è trattato solo di un tragico incidente. Nel quale sono rimasto ferito anche io. Oggi, per la quarta volta, vado a farmi medicare le ferite al braccio. Ma questo poco importa. Io spero solo che mia figlia guarisca e ringrazio chi mi sta vicino. Ho quattro figli e le cose non sono facili, ma c'è un'associazione che si è offerta di aiutarci. E alcuni vicini ci stanno dando una mano. Anche economicamente. A loro voglio dire grazie».

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