Per la giudice la donna ha agito a scopo di lucro e senza farsi scrupoli
LUGANO - Diciotto mesi sospesi con la condizionale. È questa la condanna decisa oggi dalla giudice Rosa Item nei confronti di una 53enne badante di nazionalità italiana che ha rubato e truffato la signora quasi novantenne che l'aveva impiegata nella sua casa.
La presidente della Corte delle assise correzionali di Lugano - come riferisce la Regione - non ha creduto alle parole della badante che, tra l'altro, non si è nemmeno presentata in aula penale.
Per la giudice la donna ha agito a scopo di lucro e, senza farsi scrupoli, ha abusato più volte e in modo grave dell'anziana, comportandosi come una delinquente professionista. Al punto da mettere in scena furti mai avvenuti.
Non è stata considerata plausibile nemmeno la scusa degli strozzini mai pagati a cui dovere un conto da saldare. Oltre ai furti e alle truffe l'italiana ha ingannato alcuni negozianti e per questo è stata riconosciuta colpevole di abuso di impianto di elaborazione dati e di falsità in documenti.