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Il DSS evita di andare nel dettaglio della vicenda vista la «situazione delicata e particolare»
BELLINZONA - Sul caso Rey, dopo la notizia apparsa su La Regione questa mattina e la replica dell'avvocato Tuto Rossi, arriva il Dipartimento della sanità e della socialità a far luce su una vicenda dai contorni poco chiari. «L’episodio menzionato - si legge in una nota stampa diffusa nel pomeriggio - si è verificato diversi mesi fa ed era stato immediatamente segnalato al Medico cantonale dalla Clinica Sant’Anna e dal medico stesso. Era quindi già noto da tempo alle autorità cantonali».
«Nel rispetto del segreto d’ufficio e delle persone coinvolte – nonché considerate le procedure penali ed amministrative tuttora in corso – non è possibile entrare nel merito delle circostanze del caso specifico, rilevando comunque che si è trattato di una situazione delicata e particolare riguardo al coinvolgimento del medico», aggiunge il DSS.
L’episodio, in ogni caso, è all’esame della Commissione di vigilanza sanitaria ed è stato rilevato dal Dipartimento nell’ambito dell’incarto processuale trasmesso alle autorità di ricorso chiamate ad esprimersi sulla decisione di revoca adottata in prima istanza il 16 settembre 2015.
Il DSS ricorda infine che il Consiglio di Stato, con giudizio del 1° marzo 2016, ha confermato i provvedimenti adottati dal Dipartimento e che la sua decisione è attualmente all’esame del Tribunale cantonale amministrativo.
