Una discussa associazione benefica finisce nei guai per «migliaia di franchi» di danni alla sede
VALCOLLA - Altro che beneficenza. Non c'è pace per il grotto Magnan di Bogno, in Valcolla. Il noto ristorante “sociale” era finito al centro di una polemica ad agosto - ricordate? - per una vicenda di (presunti) stipendi non pagati. Come denunciato dai sindacati a tio.ch/20minuti, quattro cittadini eritrei in assistenza erano stati impiegati come forza lavoro nel ristorante e a casa del gerente, a Certara, per conto di una sedicente associazione benefica (ora sciolta). Tutt’oggi i quattro, avverte Massimo Mantovani del Vpod, «aspettano ancora di vedere i loro soldi». E non sono i soli.
«Uno schifo» - Piatti di pasta avanzati, sporcizia, pezzi d’arredamento spariti. «Uno schifo insomma» è quanto si sono trovati davanti i proprietari dello stabile, dopo che lo stesso è stato liberato dall'associazione no profit che l'aveva in gestione. Stessa storia nella villetta di Certara, a poche centinaia di metri di distanza. Diverso padrone di casa, stessi affittuari. Nell'abitazione – che era anche sede legale dell'associazione – il responsabile-gerente del Magnan ha vissuto fino a poche settimane fa: anche qui, i proprietari hanno trovato «condizioni pessime» nonché danni per «decine di migliaia di franchi allo stabile» spiegano (vedi foto gallery).
Affitti arretrati - «Ci devono cinque mesi di affitti arretrati» protestano i proprietari del grotto di Bogno, i quali stanno valutando di sporgere denuncia contro gli ex inquilini dopo essersi trovati davanti «uno spettacolo indecente» nel riprendere possesso dei locali, due mesi fa. Raccontano di «sporcizia ovunque, pezzi d’arredo spariti misteriosamente», piatti non lavati e avanzi di cibo ovunque.
Danni da valutare - Gli avvocati sono inoltre al lavoro per quantificare i danni alla vicina villetta. Porte, piano cucina, frigorifero, armadi, serrature, prese elettriche, lampadari e pareti: in pratica «non c’è parte della casa che non abbia riportato danneggiamenti» spiega il padrone di casa.
Le risposte dell'ex gerente- Ora il problema è: chi paga? L'associazione benefica (morosa) è stata sciolta. I creditori e il sindacato aspettano risposte da mesi. Contattato da tio.ch/20minuti, l'ex gerente e presidente dell'associazione precisa che «la valutazione dei danni è al momento in mano agli avvocati» e sottolinea come «in entrambe le strutture abbiamo apportato dei lavori di miglioria». Gli stessi lavori compiuti dai disoccupati eritrei, appunto. Con i quali tuttavia «non è mai esistito un contratto di lavoro» precisa l'ex gerente.