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CANTONE/ITALIASì bipartisan in favore dei frontalieri: si discute. Gaffuri: "I frontalieri non devono pagare"

11.02.16 - 16:07
L'Aula della Camera italiana ha approvato due mozioni ed è pronta a introdurre modifiche
Ti-Press
Sì bipartisan in favore dei frontalieri: si discute. Gaffuri: "I frontalieri non devono pagare"
L'Aula della Camera italiana ha approvato due mozioni ed è pronta a introdurre modifiche

ROMA - Sì bipartisan e sostanzialmente unanime dell'Aula della Camera italiana ai dispositivi delle mozioni sulle iniziative in favore dei lavoratori frontalieri alla luce del recente accordo sottoscritto dall'Italia con la Svizzera.

In particolare, il governo italiano dovrà "assumere iniziative per prevedere che nel nuovo regime fiscale vengano puntualmente disciplinati i ristorni deifrontalieri verso i comuni di residenza, con certezza dell'ammontare dei ristorni e delle modalità di distribuzione, al fine di salvaguardare i comuni di frontiera e garantire che l'attuale gettito non sia messo in discussione".

Il governo italiano risulta, quindi impegnato "ad assumere iniziative per stabilire, tramite accordi di programma definiti dai territori di confine interessati che parte della tassazione sia vincolata per il progresso socio-economico e lo sviluppo delle infrastrutture strategiche delle rispettive nazioni; ad assumere iniziative per garantire che il nuovo sistema fiscale una volta a regime comporti per i lavoratori italiani frontalieri in Svizzera una tassazione simile a quella previgente al rinnovo della Convenzione; a prevedere lo sblocco da parte dell'INPS dei fondi per il finanziamento della legge sui trattamenti di disoccupazione per i frontalieri; a prevedere nell'ambito del disegno di legge di ratifica il perfezionamento di accordi di interscambio scolastico e formativo per i giovani delle zone di confine".

Infine, il governo italiano dovrà "sospendere l'applicazione della norma sulle spese mediche, ricordando come questa, oltre ad un ulteriore aggravio impositivo per i lavoratori, porterebbe ad una disparità di trattamento tra i frontalieri che già lavorano in Ticino rispetto ai nuovi frontalieri, per i quali le casse malati svizzere saranno da oggi un'opzione più interessante".

E proprio sui costi sanitari è intervenuto il Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardi: “I lavoratori frontalieri appartengono al Sistema sanitario nazionale come tutti gli altri lavoratori italiani: lo ha detto oggi, alla Camera, Luigi Casero, viceministro dell’Economia e delle finanze. Maroni ha sbagliato, ora Regione Lombardia restituisca i soldi ai lavoratori che hanno già versato questo ingiusto contributo e non faccia pagare quelli di altre province”, hanno sottolineato Luca Gaffuri e Alessandro Alfieri, consiglieri regionali del Pd. 

Il viceministro, esprimendo il parere del Governo sull’atto in votazione, ha anche aggiunto che “dopo questo primo chiarimento pubblico, interverrà direttamente il Ministero della Salute su quella circolare per ribadire il concetto e sconfessare l’errata interpretazione delle Ats che i frontalieri, non partecipando alla fiscalità italiana, non potevano accedere al Sistema sanitario nazionale in modo gratuito. A questo punto Regione Lombardia e in particolare l’assessore alla Sanità, ovvero lo stesso presidente Maroni, dovranno rimediare all’errore, evitando, naturalmente, che si ripeta in altre province di confine”.


 
 

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COMMENTI
 

TI.CH 8 anni fa su tio
visto che siamo sempre noi svizzeri a mettere mano al borsellino, e non voglio più mandare soldi in Italia tanto chi li deve ricevere non li riceve; sto pensando seriamente di licenziare tutti i frontalieri che ho e prendere solo manodopera indigena niente più stranieri o ritirami in pensione.

twiceaday 8 anni fa su tio
Risposta a TI.CH
ahaha dal tuo nome potrei pensare che rappresenti l'amministrazione cantonale!

tazmaniac 8 anni fa su tio
Tipico della politica italiana. Inventano leggi per ramassare soldi a destra e a manca, poi, una volta messe in atto, si rendono conto che fa acqua da tutte le parti .... governo di buffoni incompetenti.

shooter01 8 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Ciao Taz. Sodi e voti. Quando non fanno votare i cinesi illegali

shooter01 8 anni fa su tio
Penso che andrò a vivere in zona di confine. Come frontaliere avrò solo diritti

Gus 8 anni fa su tio
E`ora di finirla. Con l'Italia non bisogna più discutere, perché chi va a parlare con loro calerà sempre le braghe e noi ci rimetteremo sempre. A loro sempre più soldi; ai nostri anziani togliamo il pane dalla bocca. Poi le nostre autorità costringeranno la nostra vecchietta a vivere con la sola AVS di chf 1175 mensili. Che bello essere svizzeri!

GI 8 anni fa su tio
E' un grosso errore "tattico" quello di ristornare le imposte a Roma...visto e considerato come la distinta di coloro che pagano le imposte e di dove risiedono è nota alle nostre Autorità.....quindi sarebbe stato molto meglio scegliere i "pagamenti diretti" (come peraltro già vien fatto in ambito agricolo...)

twiceaday 8 anni fa su tio
Tutto sommato che i soldi rimangano nella fascia di frontiera è d'interesse anche per il Ticino. Non so se vi ricordate ma negli anni 70/80 passata la frontiera a sud era come entrare nel terzo mondo. Sporcizia ovunque, buchi enormi nelle strade, strade incomplete, natura abbandonata, discariche abusive... Bisogna essere oggettivi, sono stati fatti passi da gigante. Anche grazie ai soldi rimasti nella fascia di confine...

Thor61 8 anni fa su tio
Risposta a twiceaday
Non vorrei sembrare cattivo, ma tutte quelle cose da terzo mondo, le trova ancora OGGI, unica differenza è che prima però mancava la delinquenza di IMPORTAZIONE a cui è stato posto subito un RIMEDIO. Saluti

punto 8 anni fa su tio
Risposta a twiceaday
certo erano sull'orlo del baratro, ora hanno fato un gran passo avanti...

ErTosto 8 anni fa su tio
a mio avviso li dobbiamo lasciare a casa tutti per un anno, poi forse capirebbero, anche se devo riconoscere che la colpa è nostra, perché le leggi le votiamo noi.

Equalizer 8 anni fa su tio
Qui tutti hanno paura di prendere iniziative unilaterali mentre l'Italia vive di regole unilaterali. Non finirò mai di ripeterlo, usiamo il metro che loro adoperano nei nostri confronti per gestire il frontalierato e vedrete che le cose cambieranno.
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