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CERTARAVolevano fare una "università" della cannabis

03.12.15 - 17:45
I retroscena dell'arresto di Certara: spunta un progetto sulla cannabis terapeutica. Nussbaumer: "Avevamo contattato un ateneo di Tirana"
Tio.ch
Volevano fare una "università" della cannabis
I retroscena dell'arresto di Certara: spunta un progetto sulla cannabis terapeutica. Nussbaumer: "Avevamo contattato un ateneo di Tirana"

CERTARA – Cosa c’entra l’università albanese dove si laureò il figlio di Bossi (detto “il Trota”) con la cascina di Certara dove mercoledì la polizia ha scovato un canapaio indoor? Niente, all’apparenza. E invece…

B.P., il 61enne del Locarnese arrestato dall’Antidroga in Valcolla, non è un coltivatore di cannabis qualsiasi. Lo dimostrano le 700 piante sequestrate nello stabile che il 61enne aveva preso in affitto, nel paesino di montagna. Mica bruscolini. Il locarnese del resto, a quanto si apprende, ha dei precedenti specifici: un arresto per spaccio in Colombia risalente ad anni or sono.  

Il progetto - Ma non solo. B.P. ha (aveva) anche amicizie al di sopra di ogni sospetto. Il 61enne “coltivatore” aveva messo in piedi, da nostre informazioni, un progetto di coltivazione della cannabis terapeutica a Certara. Soci nell’impresa: il presidente dell’associazione Unione giovani ticinesi (Ugt), Alessandro Comini – gestore, fino a poco tempo fa, del grotto “sociale” Magnan in Valcolla – e il dottor Werner Nussbaumer, più volte assurto agli onori della cronaca per i suoi esperimenti con la cannabis a fini terapeutici. Il medico, da noi contattato, conferma di fare parte del progetto che “avrebbe dovuto realizzarsi a breve, nella prospettiva di un cambiamento del quadro normativo”.

I farmacisti – Nussbaumer, che sull’arresto di B.P. si limita al “no comment” prendendone le distanze, non è l’unico uomo di scienza della partita. Del progetto facevano parte, fino a poche settimane fa, anche due farmacisti attivi in Ticino. “Erano stati coinvolti nell’associazione allo scopo di attivare dei collegamenti con delle università, in Svizzera e in Italia” spiega Alessandro Comini: “L’idea era di far partire delle collaborazioni per delle coltivazioni sperimentali di cannabis terapeutica”.  Non è stato possibile contattare i due farmacisti per un commento.

Viaggi a Tirana – A B.P., in quanto “agricoltore professionista”, era affidato il compito pratico di “realizzare a Certara delle coltivazioni di vario tipo” spiega Comini. Il progetto della cannabis, però, era “da qualche tempo bloccato” . Della piantagione indoor realizzata da B.P. – peraltro a pochi passi dalla sede dell’associazione Ugt e dal grotto “sociale” – Comini afferma di non sapere “niente di niente”. Fatto sta che all’epoca dell’avviamento dell’esperimento, non più di un anno fa, risalgono più viaggi di Comini e Nussbaumer a Tirana, in Albania, per visitare l’università Kristal. Quella della laurea-fuffa di Bossi junior, per intendersi. “Avevamo preso accordi per avviare una sperimentazione sulla cannabis terapeutica in attesa che la situazione in Ticino si sbloccasse” spiega Nussbaumer. Il 61enne, intanto, si era portato avanti. Ma nell’illegalità più totale. 

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