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Nuovi dettagli sul tentato omicidio di venerdì. Residenti preoccupati
ROVIO - Il paesino è scosso. Nessuno vuole parlare, a Rovio, del “fattaccio” di venerdì scorso. La notizia è arrivata ieri, ed è il segreto del giorno. Pochi i dettagli emersi finora. Un uomo, residente nel comune del Sottoceneri avrebbe aggredito un compaesano 50enne all’interno dell’abitazione di quest’ultimo. Tentato omidicio è l’ipotesi degli inquirenti.
L’aggressione - Ma la gente mormora, ed ecco qualche dettaglio in più. L’aggressore – che si troverebbe ora all’Osc di Mendrisio – è D. S., cittadino svizzero, di 32 anni: avrebbe prima tentato di sparare alla vittima, poi l’ha colpita più volte con vari oggetti, ferendo il 50enne in più parti del corpo.
“Girava con il fucile da tempo” - In paese, D. lo conoscono in molti. “Non ce lo saremmo mai aspettato” commenta una signora. Un’altra: “Un ragazzo particolare, sì, ma arrivare a questo punto…”. Qualcuno fa notare che il 32enne “aveva dato più volte segni di disagio psichico”, i vicini di casa raccontano di averlo visto “più volte girare con un fucile attorno a casa nelle ultime settimane”. E spunta una patente di caccia: D. ne possiede una.
La patente di caccia - “La gente di qui era preoccupata da tempo” racconta un vicino. “Ci chiedevamo chi avesse concesso quella patente di caccia, una cosa assurda”. Fin da ragazzo, infatti, il 32enne sarebbe stato “un soggetto problematico e avrebbe dovuto essere seguito meglio” concordano più testimoni.
Dall’Ufficio caccia e pesca, per la cronaca, fanno sapere che “l’abilitazione all’attività venatoria non prevede un test psico-attitudinale” e che “il rinnovo della patente può essere negato per precedenti penali con uso di armi da fuoco”. Il precedente, purtroppo, è arrivato venerdì.
