Lo ha presentato il leghista Paolo Sanvido, per sospendere il referendum sul Pal2
LUGANO - Questo referendum non s’ha da fare. Nei giorni scorsi contro l’iniziativa popolare sul mega-finanziamento pubblico al progetto Pal2 è stato presentato un ricorso al Consiglio di Stato. Obiettivo: sospendere, rimandare, possibilmente cestinare il voto contro il contributo di 102 milioni di franchi deciso a giugno dal Consiglio comunale di Lugano. Una "spesa enorme e inefficace" per il Ps, che ha indetto la votazione.
Il ricorso - Ora a ricorrere a favore dell’investimento è Paolo Sanvido (Lega), in veste di privato cittadino. Il ricorso chiede che il referendum sia sospeso e "dichiarato irricevibile" perché "è inutile chiamare al voto il popolo su una questione di cui non ha nessun margine di manovra" si legge nel documento. "Non qualsiasi spesa è soggetta al referendum popolare – continua Sanvido – ma soltanto se si tratta di una spesa di investimento". Secondo il Granconsigliere leghista, non sarebbe il caso del Pal2.
“Siamo sconcertati” - Una mossa "ostruzionistica" e "volta a negare ai cittadini il loro diritto di esprimersi democraticamente" replica il presidente del Ps luganese Raoul Ghisletta. "Il popolo ha il diritto di dire la sua su come vengono spesi i suoi soldi. Siamo sconcertati del fatto che un esponente leghista si opponga alla scelta di 3.300 cittadini firmatari. Evidentemente, qualcuno ha paura del referendum".