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CANTONERevoca per Piercarlo Rey

16.09.15 - 14:26
Il medico è l'autore dell'erroneo intervento di mastectomia presso la Clinica Sant'Anna. Il DSS: "Ha allestito documenti inveritieri e invitato colleghi e collaboratori al silenzio"
Revoca per Piercarlo Rey
Il medico è l'autore dell'erroneo intervento di mastectomia presso la Clinica Sant'Anna. Il DSS: "Ha allestito documenti inveritieri e invitato colleghi e collaboratori al silenzio"

BELLINZONA - Revoca a tempo indeterminato dell'autorizzazione al libero esercizio e all'esercizio dipendente della professione di medico, con possibilità di presentare una nuova istanza di autorizzazione non prima di 24 mesi.

Sono questi i provvedimenti decisi dal Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) nei confronti del dottor Piercarlo Rey, il medico autore dell'erroneo intervento di mastectomia nei confronti di una sua paziente 67enne presso la Clinica Sant'Anna.

In una nota il Dipartimento della Sanità e della socialità ha deciso l'adozione di provvedimenti amministrativi nei confronti del dr. med. Piercarlo Rey per il comportamento assunto nella gestione del caso di una paziente che ha subito per errore un intervento di mastectomia bilaterale l’8 luglio 2014.

Il Dipartimento ritiene che "il medico sia venuto meno ai suoi oneri di identificazione della paziente prima di iniziare l’intervento chirurgico, ma soprattutto che abbia poi intenzionalmente violato in maniera grave il suo obbligo di informare la paziente o le persone a lei prossime. A tal fine ha anche allestito documenti inveritieri e invitato colleghi e collaboratori a disattendere il loro dovere di segnalazione dell’errore occorso".

Questi comportamenti sono stati ritenuti "inamissibili" dal DSS e "minano in maniera molto grave la fiducia che pazienti e autorità devono poter riporre nella figura professionale del medico, centrale nel sistema sanitario". "Pertanto questi fatti - si legge nel documento diramato mercoledì pomeriggio - non impongono soltanto una sanzione disciplinare, ma comportano altresì la decadenza del requisito dell’esser degno di fiducia necessario per l’ottenimento e il mantenimento dell’autorizzazione, che viene conseguentemente revocata".

Il procedimento amministrativo di prima istanza è stato concluso dalla Commissione di vigilanza sanitaria nel giro di pochi mesi dall’interrogatorio del medico davanti al procuratore pubblico. Questo - scrive il Dss - "senza attendere l’esito complessivo della procedura penale, che, come constatato in altri casi riguardanti operatori sanitari, si protrae spesso per anni. Sulla base delle conclusioni dell’inchiesta penale verrà poi valutata l’adozione di provvedimenti amministrativi verso eventuali attori coinvolti".

Il Dipartimento rassicura la popolazione sulla sicurezza dei pazienti e della presa a carico presso la Clinica Sant’Anna, ricordando quanto affermato dal Medico cantonale al momento della divulgazione della notizia all’opinione pubblica. Egli - come riferisce il DSS - "ha in effetti subito precisato che la situazione è stata attentamente valutata e che nella struttura vi sono le necessarie premesse di sicurezza, come accertato anche nel corso dell’ispezione ordinaria compiuta lo scorso mese di gennaio. Ciò non può tuttavia ancora escludere in
maniera assoluta comportamenti inadeguati in casi singoli".

La decisione adottata è ora impugnabile al Consiglio di Stato, in seguito al Tribunale cantonale amministrativo ed in ultima istanza al Tribunale federale.

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