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MORBIO INFERIORELa strada di casa si è mossa di 2 centimetri

01.09.15 - 08:06
La famiglia Gargioni ha fatto causa a un colosso dell’edilizia. E ha perso. Le crepe rimangono
Foto 20 Minuti
La strada di casa si è mossa di 2 centimetri
La famiglia Gargioni ha fatto causa a un colosso dell’edilizia. E ha perso. Le crepe rimangono

MORBIO INFERIORE - Le crepe nell’asfalto sono evidenti e profonde. Aperte come ferite, sulla strada di casa che non è più dov’era prima. Si è mossa: di poco, ma si è mossa. Questione di millimetri, "circa due centimetri" secondo la signora Valeria. Non solo: la strada si è anche inclinata. Tanto che "adesso non si riesce più ad entrare con l’auto": il dislivello è aumentato, il fondo delle vetture "tocca per terra".

Colpa del cantiere - Ora, Valeria Canova e le sue due sorelle si alternano ad accompagnare fino alla soglia la madre 85enne, che abita ancora nella vecchia casa di famiglia, a Morbio Inferiore. Su e giù per la strada dissestata: "Da sola non ce la fa più". Tutto per colpa di un cantiere aperto cinque anni fa proprio di fianco all’edificio. "Con l’inizio dei lavori, la nostra strada ha cominciato a muoversi" racconta Valeria. "Quando ce ne siamo accorte ci siamo rivolte al Municipio, che ci ha consigliato di far fermare immediatamente i lavori. Per un pelo: ancora un po’, e la strada avrebbe ceduto del tutto".

Cause perse - Ne è nata, però, una causa legale durata cinque anni, dalla quale la famiglia è uscita perdente. La tesi sostenuta dal colosso ticinese dell’edilizia a cui erano affidati i lavori: la strada si è mossa da sola. Al solo pensiero, la signora Valeria si mette a ridere per non piangere: "La verità è che se un semplice cittadino si mette contro lo strapotere dei palazzinari e i loro avvocati, le speranze sono poche. Poi non stupiamoci, però, se dagli abusi dell’edilizia nascono tragedie come quella di Davesco". Alla signora Canova è ancora andata bene: dovrà “solo” pagare di tasca propria la ristrutturazione della strada.

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