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LUGANO"Volevo comprare una maglia, ma mi hanno chiuso il negozio in faccia"

04.08.15 - 16:30
A Cornaredo c'è chi non si è ancora abituato all'aria (e al merchandising) di Super League. Il presidente Renzetti assicura: "Presto un cambio di rotta, e nasceranno punti vendita sparsi per la città"
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"Volevo comprare una maglia, ma mi hanno chiuso il negozio in faccia"
A Cornaredo c'è chi non si è ancora abituato all'aria (e al merchandising) di Super League. Il presidente Renzetti assicura: "Presto un cambio di rotta, e nasceranno punti vendita sparsi per la città"

LUGANO - Una vittoria, soprattutto se ottenuta con il cuore e con il bel gioco, può generare fiumi di entusiasmo. Domenica, a Cornaredo, dopo l'affermazione del Lugano sul Vaduz, erano in parecchi a volersi procurare una maglietta, un cappellino, una sciarpa. Un gadget come ricordo. Ebbene: dieci minuti dopo il termine dell'incontro i due store bianconeri erano già chiusi. E qualcuno si è pure sentito preso in giro. "Volevo comprare una maglia - racconta un abbonato -, ma mi hanno chiuso praticamente il negozietto in faccia".

Giù le serrande - L'episodio, davvero poco edificante, è accaduto allo store ambulante situato nei pressi della tribuna Monte Brè. "Avevo già i soldi in mano - dice il tifoso - e stavo indicando la maglia che volevo, con la misura giusta per me. Si trovava sotto un mucchio di altre maglie. Si trattava solamente di fare un piccolo sforzo e di sollevarle. Un problema insignificante visto che al banco vendita c'erano due persone. Il mio interlocutore dapprima mi ha risposto che non aveva la mia taglia, negando l'evidenza. Poi mi ha detto che doveva chiudere. Eppure da parte a me c'erano altre persone interessate a fare acquisti. Pochi istanti più tardi ha abbassato le serrande della roulotte. Mi sono recato dall'altra parte dello stadio, dove si trova il secondo store. Ma anche quello, nonostante sul piazzale ci fossero ancora centinaia di tifosi, era già chiuso".

Agenzia specializzata - Insomma, a Cornaredo c'è chi non ha ancora capito come funzionano il marketing e il merchandising in Super League. "E soprattutto - riprende l'abbonato - alcuni non si rendono conto che ogni franco che entra nelle casse del club può avere la sua utilità". Angelo Renzetti, presidente della società, appare dispiaciuto di fronte all'episodio. "Però va detto che questa è una situazione transitoria. Il passaggio dalla serie B alla serie A non è stato indolore. Bisogna adeguarsi ai nuovi ritmi e alle nuove esigenze del pubblico. Stiamo delegando tutta la parte legata al merchandising a un'agenzia specializzata". Presto ci sarà un cambio di rotta, dunque. "Per adesso sono i nostri collaboratori volontari del settore giovanile a occuparsi degli store bianconeri allo stadio". Il che non è certo un attenuante, verrebbe da aggiungere.

Zeman superstar - Renzetti, tuttavia, guarda avanti. "Al momento negli store vendiamo gadget piuttosto vecchi. La nostra idea è di rinnovare l'assortimento, offrendo al tifoso belle novità. Sfrutteremo probabilmente anche l'immagine di Zeman. Il nostro allenatore da sempre fa tendenza". Infine il numero uno bianconero annuncia: "Non è ancora ufficiale. Ma posso dire che nasceranno alcuni punti vendita sparsi per la città, ad esempio in centro e a Vezia, in cui i tifosi potranno trovare tutto il materiale legato al club. E anche allo stadio vogliamo creare qualcosa di carino".

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