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CANTONECalano i turisti in Ticino

04.08.15 - 09:54
Anche in altre nove regioni turistiche su 14 in Svizzera si segnala una diminuzione dei pernottamenti
Ti-Press
Calano i turisti in Ticino
Anche in altre nove regioni turistiche su 14 in Svizzera si segnala una diminuzione dei pernottamenti

BELLINZONA – Il primo semestre del 2015 il settore alberghiero non ha portato risultati confortanti a molti addetti ai lavori. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST). In Svizzera si è registrato un calo del dello 0,6% (-109'000 pernottamenti) rispetto al primo semestre del 2014, con 17,0 milioni di pernottamenti. In Ticino, in particolare, la differenza è stata ancora più netta, i dati parlano di -4,9% (-48'000), in giugno -6,5% nei pernottamenti e -6,3% negli arrivi. Il maggior calo è stato vissuto dalle strutture a una e due stelle, al contrario i 4 stelle hanno retto più della concorrenza. Nello specifico i turisti che provenivano dalla Svizzera sono stati 67’154, dalla Germania 9’458, e dall’Italia 7’986.

La stessa situazione si può riscontrare anche in altre regioni turistiche, nove su quattordici hanno incassato delle flessioni. Nei Grigioni si osserva la flessione più marcata in termini assoluti con 117'000 pernottamenti in meno (-4,4%). Seguono il Vallese (-82'000 pernottamenti; -4,1%), la Svizzera orientale (-49'000; -5,3%) e appunto il nostro Cantone. Anche Ginevra registra un arretramento (-32'000 pernottamenti; -2,3%). La Regione Zurigo, invece, presenta un incremento di 106'000 pernottamenti (+4,3%). Segue la Regione Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni (+90'000 pernottamenti; +5,8%).

Gli stranieri - La domanda indigena ha registrato un aumento dello 0,9% (+70'000 pernottamenti), generando 7,7 milioni di pernottamenti, mentre quella degli ospiti stranieri in Svizzera presenta un calo del 1,9% (-179'000 unità), registrando un totale di 9,3 milioni di pernottamenti. Gli ospiti del continente europeo (senza la Svizzera) presentano un calo di 522'000 unità. La Germania ha registrato il maggiore calo di tutti i Paesi di provenienza in termini assoluti, con una flessione di 198'000 pernottamenti (-9,1%). Un arretramento è stato registrato anche per la Francia (-48'000 pernottamenti; -7,1%), l’Italia (-36'000; -7,6%), i Paesi Bassi (-31'000; -9,4%) e il Belgio (-27'000; -8,5%).

L’abbandono della soglia minima del tasso di cambio tra franco svizzero ed euro da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) ha probabilmente influito su questi risultati. Del resto, la Russia ha registrato una flessione di 95'000 unità (-30,8%). In calo anche le presenze degli ospiti del Regno Unito, con una diminuzione di 17'000 pernottamenti (-2,0%). Per quanto concerne il continente asiatico, il numero di pernottamenti è progredito di 265'000 unità (+16,1%). La Cina (senza Hong Kong) ha generato 135'000 pernottamenti supplementari (+32,9%), ovvero il maggior incremento in termini assoluti di tutti i Paesi di provenienza. Seguono l'India (+73'000 pernottamenti; +26,7%), la Tailandia (+25'000; +35,0%) e la Repubblica di Corea (+23'000; +20,2%). D'altro canto, i Paesi del Golfo presentano un calo di 14'000 pernottamenti (-5,9%) e il Giappone una flessione di 13'000 unità (-8,7%). Per quanto concerne il continente americano, il numero dei pernottamenti è cresciuto di 70'000 unità (+6,7%). Con 46'000 pernottamenti in più (+6,3%), gli Stati Uniti hanno segnato l’incremento più netto in termini assoluti di questa area geografica. Per gli ospiti provenienti dal continente oceanico si è registrata una crescita di 7700 pernottamenti (+5,7%), mentre il numero di pernottamenti dei visitatori provenienti dall’Africa è salito di 690 unità (+0,5%).

 

 

 

 

 

 

 

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