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CONFINEArcisate-Stabio, i sindaci: "Non vogliamo più vergognarci"

03.08.15 - 17:31
I cantieri ripartiranno a settembre per concludersi tra due anni
Ti-Press
Arcisate-Stabio, i sindaci: "Non vogliamo più vergognarci"
I cantieri ripartiranno a settembre per concludersi tra due anni

VARESE - Stufi dello "scherno e dell'ironia degli svizzeri" per la linea incompleta Arcisate-Stabio i sindaci del Varesotto chiedono a Rfi e al Governo italiano di "non doversi più vergognare" per i disagi di un cantiere iniziato e mai completato.

Sono i sindaci di Induno Olona e di Arcisate, Marco Cavallin e Angelo Pierobon, insieme al presidente della comunità montana del Piambello, Maria Sole De Medio, a farsi portavoce della rabbia degli abitanti del luogo per quegli scavi iniziati nel 2009 e fermi dal 2011 dopo la scoperta dell'arsenico.

"Oggi non c'è niente da festeggiare", dice Cavallin durante la presentazione del nuovo cronoprogramma dei lavori e alla presenza del ministro Graziano Delrio.

"Questa nuova partenza deve avere un arrivo: vogliamo sentire le ruspe anche di notte per recuperare il tempo perduto". Il problema, per il sindaco, è il sentimento di antipolitica latente: "Sappiamo - dice il primo cittadino di Induno - che un nuovo fallimento significherà perdere i territori, consegnandoli a un senso di sfiducia contro tutto e tutti: fate il possibile perché questo non avvenga".

I cantieri ripartiranno a settembre per concludersi tra due anni, nel 2017. Nello stesso anno dovrebbero finire, secondo i piani di Fs, anche i lavori di 'mitigazione' chiesti dalle amministrazioni locali per ridurre i disagi subiti dal territorio in seguito alla sospensione dei lavori.

In particolare, a Induno Olona e Arcisate, finora sono state ridotte le aree occupate dai cantieri con l'arretramento delle barriere e l'installazione di recinzioni definitive, riasfaltate le strade e sistemate le viabilità comunali di accesso ai cantieri. È prevista poi la trasformazione in pista ciclabile della galleria ferroviaria non più in uso e asfaltatura di strade e svincoli.

Pronta per fine 2017 - A sei anni dalla posa della prima pietra dei lavori, per la linea che collegherà Varese alla Svizzera, questa sembra la 'volta buona' per ripartire. "Siamo fiduciosi che i tempi saranno rispettati", hanno detto oggi il ministro Delrio e l'ad di Fs, Michele Elia, arrivati nel Comune del Varesotto per "metterci la faccia" e convincere i cittadini della valle, vittime di numerosi disagi, che di ritardi non ce ne saranno più.

I cantieri partiranno questo settembre per concludersi nel settembre 2017, con un investimento complessivo di circa 261 milioni di euro. A dicembre 2017 tutto sarà pronto per l'attivazione commerciale della linea, i cui interventi sono stati ora affidati alla Salcef di Roma.

Per ora i lavori sono stati realizzati al 45% nel tratto italiano, mentre nel tratto svizzero sono già stati completati. "L'importo per il completamente dei lavori è stato finanziato, non c'è bisogno di delibere. Su questo voglio rassicurarvi, possiamo andare avanti", ha spiegato Elia, illustrando il cronoprogramma alla cittadinanza.

Convinto che questa volta non ci saranno intoppi è anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: "Ci sono stati molti disagi per gli abitanti della Val Ceresio ma i problemi sono stati tutti risolti, per cui possiamo dire ai cittadini di stare tranquilli, perché la soluzione è stata trovata e adesso si può procedere rapidamente per il completamento dell'opera".

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