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CANTONECanapa contaminata: "Grossi rischi per la salute"

17.07.15 - 07:01
Il 91% dei campioni analizzati è inquinato da muffe e... metalli pesanti
Canapa contaminata: "Grossi rischi per la salute"
Il 91% dei campioni analizzati è inquinato da muffe e... metalli pesanti

LUGANO - Per la seconda edizione della giornata sulla canapa, che si terrà domani, è stato organizzato un workshop. Tra i relatori ci sarà anche Maria Teresa Pinorini, tossicologa forense e responsabile dei laboratori dell’Istituto alpino di chimica e di tossicologia, che tratterà il tema della tossicità della cannabis venduta dal mercato nero. “È vero, abbiamo indagato sulla qualità dei prodotti derivati dalla canapa presenti sul mercato illegale svizzero – afferma la dottoressa Pinorini–. È stata verificata la presenza di sostanze da taglio, diluenti, contaminazioni da pesticidi, muffe, funghi, batteri e metalli pesanti. Per far questo sono stati raccolti 150 campioni (marijuana e hashish) sequestrati nel corso del 2014. Si tratta di un’indagine preliminare commissionata dall’Ufficio federale della sanità pubblica al Gruppo di lavoro di chimica forense della Società svizzera di medicina legale. La persona responsabile dello studio è il Dr. Werner Bernhard, chimico e tossicologo forense dell’Istituto di medicina legale di Berna”.

Canapa contaminata da muffe e pesticidi -L’erba del vicino non sembra essere affatto più verde ma piena di sostanze pericolose. «Sono stati ricercati in particolare, per quanto riguarda i micro organismi, muffe, funghi e batteri. Nel 91% (!) dei casi è stata rilevata una contaminazione importante. L’utilizzo di canapa per uso medico in questo caso è esclusa visto che non si raggiunge la qualità minima richiesta per un prodotto farmaceutico da inalazione. L’8% dei campioni (principalmente provenienti da coltivazioni indoor) era inoltre contaminato da pesticidi (fungicidi e insetticidi)».

Erba o metallo pesante? - «È stato osservato un elevato contenuto di metalli pesanti – sostiene la dottoressa Pinorini –. In alcuni campioni provenienti dal mercato illecito ticinese (verosimilmente di origine albanese) sono state rilevate concentrazioni importanti di alluminio, ferro, bario, cromo, cesio, cobalto e bismuto». Dati preoccupanti anche perché il consumatore non ha vie d’uscita: o si rivolge al mercato nero con i rischi che ne conseguono o smette di fumare.

Di diluenti non v’è traccia… o quasi – “I diluenti sono sostanze non psicoattive che vengono aggiunte per aumentare il peso del campione, per diluire letteralmente la merce. Con la cocaina e l’eroina è un fenomeno conosciuto, con la canapa meno ma… succede. Si possono trovare vari diluenti mescolati alla canapa come ad esempio: sali, perle di vetro, talco, sabbia, particelle di metallo. Anche in questo caso in nessun campione si sono trovati veri e propri diluenti. In un campione proveniente dal mercato illecito ticinese sono state rilevate particelle contenenti ferro”.

Canapa “tagliata”? Non sia mai – “Le sostanze da taglio sono di regola sostanze psicoattive: sostanze stupefacenti, farmaci o nuove sostanze come i cannabinoidi sintetici. In nessuno dei 150 campioni è stata però rilevata la presenza di sostanze da taglio”.

Salute pubblica a rischio - “Nella letteratura scientifica ci sono chiare indicazioni sui danni alla salute derivanti dal consumo di prodotti derivati dalla cannabis contaminati da pesticidi, funghi, batteri e metalli pesanti. Danni immediati (senso di malessere, mal di testa, vomito, …) e danni a lungo termine (in particolare sui sistemi nervoso e immunitario e sulle vie respiratorie). Questi dati preliminari mettono in luce aspetti di salute pubblica importanti dei quali L’Ufficio federale di salute pubblica dovrà tenere conto per legiferare in materia di protezione della gioventù, di regolamentazione della cannabis o dell’utilizzo della canapa in ambito medico. Questo studio verrà verosimilmente esteso ad un numero maggiore di campioni”.

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