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VAL CAMADopo la notte dell'orrore, l'Alp del Lagh risorge

02.07.15 - 18:29
A due anni dalla tragedia costata la vita all'alpigiana Katia Boschi, la sagra di Santa Elisabetta riporta la gente in uno dei luoghi più suggestivi della Svizzera italiana
FVR / M. Franjo
Dopo la notte dell'orrore, l'Alp del Lagh risorge
A due anni dalla tragedia costata la vita all'alpigiana Katia Boschi, la sagra di Santa Elisabetta riporta la gente in uno dei luoghi più suggestivi della Svizzera italiana

VERDABBIO - Chissà cosa penserà Antonio Spadini, quando domenica guarderà verso quelle rocce. Per lui, sindaco di Verdabbio, sarà sicuramente un momento speciale. Perché, di fatto, la sagra di Santa Elisabetta riporterà per la prima volta la gente sull'Alp del Lagh, in Val Cama, a due anni dalla tragedia costata la vita all'alpigiana Katia Boschi. "Sono emozionato - ammette il sindaco -. Siamo riusciti a rialzare la testa, ora sull'alpe ci sono due nuovi alpigiani. Abbiamo fatto tantissimi sforzi".

Notte infernale - È la notte tra il 25 e il 26 luglio del 2013 quando una roccia enorme travolge la povera Katia, strappandola all'affetto della sua famiglia. Sassi che piovono dal pendio. Un dramma che sconvolge un'intera comunità. Con un paradiso terrestre che, improvvisamente, si trasforma in inferno dantesco. Ora sull'Alp del Lagh si volta pagina. "Secondo i geologi - riprende Spadini - la situazione dovrebbe essere a posto. Per noi è un sollievo, anche se la ferita è ancora aperta. Domenica vivremo un misto di gioia e di amarezza".

Nuova avventura - Domenica l'alpe sarà raggiungibile a piedi o in elicottero. E a margine si terrà pure una gara podistica. "È l'occasione buona affinché la popolazione e la natura si riappacifichino. Da qualche settimane sul posto sono già attivi Martino e Valeria Vassalli, due alpigiani che hanno deciso di riprendere in mano il destino dell'alpe. Con loro, capre, mucche, maiali, galline. La produzione di formaggio e di cibi nostrani è ripresa. Purtroppo Pro Specie Rara, che tanto puntava sull'Alp del Lagh, dopo il dramma ha fatto marcia indietro. Ma è comprensibile".

Problema psicologico - Si riparte, dunque. Anche se per tornare alla normalità la strada è ancora lunga. "Il problema in questo momento è soprattutto psicologico. La zona è stata messa in sicurezza. Però quello che è accaduto non lo dimentica nessuno. Non posso sapere quanta gente ci sarà domenica. Noi ci proviamo, bisogna essere ottimisti".

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