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TENERO"Avevano bevuto, non riuscivano a calmarsi"

28.06.15 - 11:07
Il direttore del CST spiega i motivi dell'allontamento della scolaresca d'oltre Gottardo: "Disturbavano la quiete, faticavano a gestirli gli stessi docenti"
tipress
"Avevano bevuto, non riuscivano a calmarsi"
Il direttore del CST spiega i motivi dell'allontamento della scolaresca d'oltre Gottardo: "Disturbavano la quiete, faticavano a gestirli gli stessi docenti"

TENERO - "Abbiamo delle regole semplici per una convivenza pacifica. Quando si esagera si pagano le conseguenze". È abbastanza tranquillo, ma categorico Bixio Caprara, direttore del Centro Sportivo di Tenero, mentre ci spiega i motivi dell'allontanamento di una classe dalla struttura che offre impianti e alloggi per attività sportive.

"Nel mese di giugno e luglio ci sono moltissimi altri clienti - aggiunge -, questi ragazzi hanno dato molto fastidio, disturbando le quiete notturna. Se una scuola fa fatica a rispettare determinate regole non possiamo che prendere dei provvedimenti".

E quella dell'espulsione è una decisione che a Tenero non viene presa a cuor leggero: "Non siamo avvezzi a questo tipo di decisioni, ma capita", spiega Caprara.

All'origine di tutto vi sarebbe una notte "brava". "Hanno alzato il gomito, avevano bevuto. C'è stata una continua mancanza di rispetto per tutta la notte. Nonostante gli ammonimenti del servizio di sicurezza al quale, pare, abbiano risposto in malo modo. Alle 22:30 - aggiunge il Direttore - all'interno del campeggio deve essere rispettato il silenzio e il riposo. Loro non riuscivano a calmarsi".

L'alcool, ovviamente, non arrivava dalla struttura. "Da noi non c'è la vendita di bevande alcoliche, figuriamoci poi a dei minori", conclude Caprara aggiungendo come, di fatto, della decisione siano stati contenti gli stessi docenti. "Hanno ammesso che si trattava di un gruppo difficile, che loro stessi facevano fatica a gestire".

E così i circa 40 studenti d'oltre Gottardo sono stati rispediti a casa. "La direzione della scuola si è scusata. Ma niente di drammatico, insomma, succede"

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