CANTONE"Da Chiasso a Lugano? Un’ora e trenta, davvero snervante"

LUGANO - "C’era chi ascoltava la radio, chi leggeva il giornale, chi parlava al telefono e anche chi ne approfittava per truccarsi…". Chi lunedì mattina si è trovato dopo le 8.00 sulla A2, in direzione Nord, ha fatto quello che ha potuto per ingannare il tempo, dopo che un incidente sul Ponte Diga ha creato code per chilometri e un’attesa che ha superato l’ora.

“Iniziare così la settimana non è proprio felice - ha raccontato una lettrice - tutta l’energia e il riposo accumulati nel fine settimana sono già esauriti”. Partita da Chiasso è arrivata al lavoro con 40 minuti di ritardo. “Se succede qualcosa sul Ponte Diga è la fine per i pendolari… Il mio viaggio è durato un’ora e trenta. Mi sono armata di pazienza, in questi casi non c’è molto altro da fare... Almeno così dicono gli addetti del pronto intervento ogni volta che succede”. Il riferimento è alle comunicazioni del Reparto mobile della Polizia cantonale, che più volte sollecitato ha spiegato che il sistema è già ottimizzato.

“Per fortuna che al lavoro non mi hanno fatto storie e che non avevo appuntamenti importanti - ha concluso la lettrice - alcuni colleghi invece hanno avuto problemi, purtroppo anche ad essere partiti per tempo questa mattina non è bastato”.