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CANTONEPer un patrimonio culturale 2.0

01.04.15 - 10:27
Per un patrimonio culturale 2.0

BELLINZONA - È stato istituito il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) che opera attraverso nuove strategie per la diffusione digitale del patrimonio ticinese, con sede a Palazzo Franscini (Bellinzona). Il servizio è operativo dal 1° dicembre 2014 e si occupa primariamente della messa in opera del portale Sàmara-Il patrimonio culturale del Cantone Ticino.

In ambito culturale Internet gioca un ruolo sempre più importante, affermandosi come laboratorio per la produzione e la diffusione di servizi e contenuti. Già nel 2012 il Consiglio Federale ha evidenziato l’importanza di questo settore, elaborando la Strategia federale per il futuro digitale in Svizzera. Uno degli ambiti prioritari d’intervento riguarda la creazione culturale digitale e la digitalizzazione del patrimonio culturale custodito da biblioteche, archivi e musei. Il nuovo servizio opera proprio nel contesto che riunisce la filiera culturale e i nuovi canali di comunicazione, proponendosi come referente per la valorizzazione e la diffusione del patrimonio culturale digitale.

Esiste infatti una moltitudine di banche dati di ambito culturale all’interno dell’Amministrazione cantonale e sul territorio. Questa ricchezza non è di facile consultazione, in quanto richiede la ricerca attraverso molteplici punti di accesso che non sono sempre noti all’utente. Con il progetto promosso attraverso la creazione del portale culturale Sàmara - il patrimonio culturale del Cantone Ticino, sarà possibile consultare simultaneamente diverse banche dati da un unico punto di accesso, snellendo così i tempi e aumentando la quantità di dati reperibili con una sola ricerca. Questo progetto ha subito suscitato grande interesse da parte degli istituti coinvolti, che ne hanno immediatamente colto la portata.

Un secondo asse su cui si muove il SVPC è il supporto scientifico qualificato a musei, archivi, biblioteche e centri di documentazione del Cantone Ticino che sono confrontati con le questioni relative alla gestione e alla diffusione digitale del patrimonio culturale e scientifico. In questo senso i collaboratori del SVPC, di concerto con il Centro sistemi informativi (CSI) dell’Amministrazione cantonale, promuovono soluzioni coordinate e concordate con i vari attori implicati, garantendo da un lato la giusta autonomia istituzionale, dall'altro l'integrazione in un sistema consolidato. Un progetto del DECS con estensioni inter-dipartimentali

Il Sistema è frutto di una riorganizzazione interna al DECS ed è gestito dalla Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU). Al momento sono attribuiti a questo servizio due collaboratori scientifici, ai quali si affiancano trasversalmente altre figure professionali interne all’Amministrazione (CSI, Sistema bibliotecario ticinese, webmaster del DECS). In futuro è prevista l’istituzione di un Comitato scientifico di accompagnamento.

Questa nuova realtà istituzionale, accessibile a questo sito, è considerata un primo passo verso un'estensione significativa delle funzioni degli istituti della filiera culturale attraverso una fruizione diretta e digitale dei documenti catalogati, sempre volta a valorizzare e promuovere i materiali da loro conservati. Non da ultimo si tratta di una dinamica che contribuisce concretamente a migliorare la collaborazione tra i diversi dipartimenti. In questo senso è prevista ad esempio la collaborazione tra SVPC e l’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del Territorio, una nuova sinergia che supporterà la messa a disposizione dei cittadini dei patrimoni digitali che descrivono e promuovono i beni culturali presenti sul territorio cantonale.

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