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CANTONETornano gli albanesi che spacciano eroina

31.03.15 - 10:10
Fenomeno in crescita in Ticino. Ecco come si muove la droga nel Cantone
tipress
Tornano gli albanesi che spacciano eroina
Fenomeno in crescita in Ticino. Ecco come si muove la droga nel Cantone

BELLINZONA - La lotta alla droga ha fatto segnare nel 2014 il ritorno alle nostre latitudini di spacciatori di eroina di origine albanese, soggetti che da più di un decennio erano pressoché scomparsi dal Ticino. Il dato emerge dai risultati ottenuti nel 2014 dal Servizio antidroga della Polizia cantonale (SAD), in collaborazione con le Guardie di confine, le polizie comunali e la Polizia dei trasporti. Questo ritorno, in particolare nel Luganese, di spacciatori di origine albanese ha intensificato le attività di contrasto. Si tratta di persone che giungono sul nostro territorio e trovano ospitalità presso tossicomani locali. Durante il loro soggiorno (che non dura mai più di qualche mese), cambiano più volte residenza e dopo circa due mesi vengono rimpiazzati da un nuovo spacciatore appartenente alla medesima organizzazione. Questo modo di agire rende la loro identificazione e localizzazione alquanto difficoltosa e per questo motivo occorre essere sempre molto vigili in relazione al diffondersi di queste situazioni. Altre importanti inchieste hanno interessato il mondo dell’eroina con coinvolte persone domiciliate in Ticino (sia tossicomani che non) che mettono in atto importanti traffici, approvvigionandosi oltre Gottardo e rivendendo poi la sostanza nel nostro cantone. È emerso che questi traffici si protraevano da tempo con quantitativi smerciati rilevanti. Questi traffici orchestrati da “locali” dimostrano come, sebbene meno visibili e percettibili di un tempo, il consumo di eroina permane stabile.

Per quanto riguarda gli altri dati emerge che le attività di polizia hanno permesso di sequestrare nel corso dell’anno oltre 330 chili di marijuana (174 nel 2013), circa 5’000 piante di canapa (circa 6'000), 6.6 chili di hashish (3.5), 19.5 chili di eroina (23.5), 6.6 chili di cocaina (12) e 300 grammi di anfetamine (350). Le persone imputate per reati riguardanti gli stupefacenti sono state 1’534, di cui il 16% donne e il 14% minorenni. Gli arresti hanno raggiunto quota 133 (110). Le morti per overdose sono state 9 (10).

Rispetto al 2013 si rileva un importante aumento della canapa sequestrata (330 chili nel 2014, 174 chili nel 2013) e una diminuzione della cocaina sequestrata (6.6 chili, 12 chili). Anche lo scorso anno non sono mancate inchieste legate a trafficanti di cocaina di origine dominicana, che ormai da diversi anni interessano costantemente parte delle attività del SAD. In quest’ambito è stata interrotta l’attività di bande in grado di vendere importanti quantitativi. Come sottolineato in passato, nonostante vi siano dei “volti nuovi”, questi spacciatori sono soggetti già più volte condannati e che malgrado l’aver scontato pene detentive anche importanti, non demordono dal loro agire criminoso. Per quanto riguarda i trafficanti di origine africana si evidenzia come nell’ambito dell’inchiesta “Guinea”, il SAD è riuscito a fermare e arrestare diverse persone originarie dell’Africa occidentale (Guinea Conakry, Guinea Bissau, Nigeria, Mali e Senegal), attive nella vendita di importanti quantitativi di cocaina. Dal 1° luglio 2014 è iniziata l’applicazione della procedura della multa disciplinare canapa che permette in determinate circostanze di sanzionare con una multa di 100 franchi il consumo e il possesso fino a 10 grammi di canapa e derivati da parte di maggiorenni. Nei primi sei mesi di applicazione, con 260 multe per consumo e/o possesso, si sono già notati una serie di benefici, in particolare nei casi semplici privi di contestazioni, gli agenti non devono più obbligatoriamente rientrare in ufficio e redigere una serie di documenti, ma possono procedere direttamente sul posto con una multa di disciplinare

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