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CONFINE / ITALIAIl giallo di Pordenone e la pista degli anabolizzanti in Ticino

24.03.15 - 12:10
Teresa si spacciava per "agente finanziaria". Il suo compagno veniva in Svizzera per trovare gli amici della palestra o c'era dell'altro?
Il giallo di Pordenone e la pista degli anabolizzanti in Ticino
Teresa si spacciava per "agente finanziaria". Il suo compagno veniva in Svizzera per trovare gli amici della palestra o c'era dell'altro?

LUGANO - Le indagini dei carabinieri sul caso della coppia di Pordenone uccisa in auto si sono spinte fino alla periferia nord di Lugano. A legare al Ticino Trifone Ragone e Teresa Costanza — morti per cinque colpi di pistola martedì scorso — è, come già scritto, la frequentazione della palestra Cross Fit gestita da un amico di Ragone, appassionato di sollevamento pesi.

Sulla pagina Facebook del club, sotto a una fotografia della coppia, si legge: "Vogliamo ricordarvi così. Che possiate riposare in pace e che giustizia sia fatta".

L’ultima volta che la coppia era stata in Ticino era Natale. Quello che si chiedono gli investigatori è se lo scopo di questi frequenti viaggi in Svizzera fossero le visite agli amici di palestra o ci fosse dell'altro.

I frequentatori del club - come riferisce Repubblica - raccontano che Teresa si qualificava come "agente finanziaria". Anche se, è noto, faceva l'assicuratrice. Lo stesso riferiscono alcuni imprenditori milanesi, che, avvicinati a fine 2013 dalla donna, proponeva "possibili soluzioni" per "problemi con le tasse".

Tra le varie piste, che potrebbero giustificare le continue trasferte in Ticino, c'è quella del commercio di anabolizzanti.

E da tempo nel nostro Cantone gli investigatori sono impegnati nel contrasto di questo traffico. Il record nel 2013, con 300 sequestri.

Gli investigatori, nel frattempo, stanno passando al setaccio la vita della coppia: book fotografici, chiavette usb e abbigliamento. Per il procuratore Marco Martani, "fra i possibili moventi, quello passionale o comunque personale resta fra i più probabili".

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