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GIUBIASCOAlle Ferriere esultano i sindacati: "Il vento sta cambiando"

04.03.15 - 15:07
La direzione ritira i tagli sui salari annunciati. Igor Cima (Unia): "La vittoria paga"
Alle Ferriere esultano i sindacati: "Il vento sta cambiando"
La direzione ritira i tagli sui salari annunciati. Igor Cima (Unia): "La vittoria paga"

GIUBIASCO - "Aleardo Cattaneo, amministratore delegato delle Ferriere Cattaneo e vicepresidente di Mem, ha dichiarato questa mattina davanti a tutti, all'assemblea del personale: hanno vinto i lavoratori".

I sindacati e i lavoratori incassano un'altra vittoria. La direzione delle Ferriere Cattaneo di Giubiasco ha deciso di rinunciare ai tagli salariali annunciati all'indomani dell'abbandono del tasso fisso di cambio franco-euro e fortemente contrastati dai lavoratori (meno 7% per i frontalieri e meno 3 % per i residenti).

In un comunicato congiunto di Unia e Ocst si legge che "l'amministratore delegato Aleardo Cattaneo, pur confermando l'intenzione di delocalizzare in Slovacchia la produzione di carri merci, ha escluso sia tagli di personale sia il ricorso al lavoro ridotto. Nello stabilmento di Giubiasco si punterà maggiormente sul lavoro legato alle carpenterie metalliche.

Igor Cima, contattato telefonicamente, ha spiegato che la decisione delle Ferriere Cattaneo di fare dietrofront è dovuta non solo alla risolutezza degli operai, ma anche alla richiesta dei sindacati di produrre dei documenti che provassero le difficoltà dell'azienda e giustificassero i tagli decisi.

"I problemi alla Cattaneo non c'erano. Venerdì abbiamo chiesto loro le prove che giustificassero la loro decisione di tagliare i salari dai dipendenti, ma non abbiamo ricevuto niente. Ed è a quel punto che la direzione ha deciso di tornare sui suoi passi", ha ribadito Cima, che contesta l'Associazione degli Industriali Ticinesi (AITI). Il presidente dell'AITI Daniele Lotti e il direttore Stefano Modenini hanno accusato la politica di essere ostile a chi fa impresa in Ticino e di mediatizzare in modo eccessivo le lotte operaie. "E' evidente che quando i lavoratori sono sottoposti ad attacchi frontali così incisivi da parte del padronato è prevedibile la loro reazione risoluta. I casi Exten e Smb confermano che il vento sta cambiando. I lavoratori sono consapevoli che non sono più ricattabili e che quando viene messa in discussione la loro dignità, la reazione è forte. Perché il taglio di tre salari o il licenziamento del presidente della commissione del personale perché si era opposto a questo tipo di affronto sui salari rappresentano un attacco alla dignità. La reazione è giusta e questa vittoria è stata anche favorita dai successi dei recenti scioperi alla Exten di Mendrisio e alla SMB di Biasca, che hanno dimostrato come con le lotte sindacali si ottengono dei risultati".

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