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Tra venerdì e lunedì fermati in tutto cinque passatori ai valichi ticinesi
CHIASSO - Non solo i quattro giovani cittadini somali bloccati in compagnia di un passatore lunedì pomeriggio (non martedì, come già riferito) alla dogana di Chiasso-Brogeda. Nei giorni scorsi il flusso di profughi in transito ai valichi del Sottoceneri ha dato un gran daffare alle Guardie di confine ticinesi e i loro omologhi italiani. Quello appena trascorso è stato un lungo, caldo weekend sulla frontiera italo-ticinese: è cominciato con un respingimento al valico di Gaggiolo, nella giornata di venerdì. Una famiglia siriana di cinque persone, tra cui un bambino piccolo, ha «tentato lo sconfinamento in auto assieme a un passatore» spiega il comandante della polizia di frontiera italiana Damiano Risi.
«Il passatore è stato fermato e denunciato, i profughi erano tutti in possesso di documenti contraffatti con caratteristiche ricorrenti» aggiunge Risi. «Si tratta evidentemente di documenti falsificati in serie: in diversi casi abbiamo riscontrato la medesima fattura e le medesime date di nascita».
Nella giornata di domenica, altri due fermi sempre ad opera delle Guardie di confine. Prima, nella mattinata, quello di un cittadino siriano che trasportava quattro giovani connazionali al valico di Novazzano. Poi, nel pomeriggio, è stato il turno di due cittadini pakistani, fermati alla dogana di Brogeda mentre attraversavano la frontiera con tre passeggeri di nazionalità somala. Maggiori dettagli sul 20 Minuti di domani.
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