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ALTO MALCANTONE“Rischio di bocciare l’anno per quel corso di ripetizione”

26.01.15 - 06:07
Un 21enne malcantonese stretto nella morsa tra università ed esercito: “Mi sento preso in giro”
tipress
“Rischio di bocciare l’anno per quel corso di ripetizione”
Un 21enne malcantonese stretto nella morsa tra università ed esercito: “Mi sento preso in giro”

ALTO MALCANTONE - Rischia di bocciare l’anno universitario a causa di un corso di ripetizione dell’esercito. Brutta situazione quella in cui si ritrova L.P., 21enne di Breno, nell’Alto Malcantone. Decisiva, per lui, la disponibilità a fare ‘carriera militare’, come furiere. L’appuntamento col grigioverde è dal 22 febbraio al 20 marzo alla caserma di Bière. Impossibile il rinvio, stando ai vertici militari. “Assentarmi per un mese da scuola - racconta il giovane -, in quel preciso periodo, significherebbe compromettere il mio percorso di studio”.

Discussione calda - Il tema della durata dei corsi di ripetizione dell’esercito è sempre caldo. Non a caso è ancora al centro di un lungo dibattito alla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati. L.P. è iscritto all’università di Losanna e frequenta il primo anno della facoltà di economia. Ha iniziato con due anni di ritardo proprio a causa dell’esercito. “Perché una volta conclusa la maturità - spiega - ho deciso di fare 10 mesi consecutivi di servizio. Ho iniziato a marzo e ho finito a febbraio dell’anno dopo. Ovviamente ho perso due anni accademici, ma mi stava bene, è stata una decisione consapevole”. 

Patti non rispettati - Quello che il 21enne malcantonese non digerisce, però, è il seguito. “Ho accettatato di avanzare di grado. A patto di non avere problemi nel mio percorso universitario. E invece, nonostante l’università abbia certificato che una mia assenza potrebbe essermi dannosa, eccomi qui a dovere lottare per spostare un corso di ripetizione. E non è la prima volta. Era già accaduto lo scorso settembre. Ed ero riuscito a spostarlo dopo ben sei lettere. Mi sento preso in giro. Io ho sempre indossato il grigioverde con passione, ma devo pensare anche alla mia vita”.

Berna fiscale - Alcune decisioni legate all’ambito militare sono prese in Ticino, altre a Berna, dove la fiscalità è massima. Per i militi semplici le decisioni legate all’ambito militare sono di competenza cantonale mentre, come nel caso del giovane malcantonese, per i quadri la decisione spetta agli uffici federali che tengono conto anche delle esigenze di servizio.  “In ogni caso - sottolinea Fabio Conti, capo della Sezione cantonale del militare e della protezione della popolazione - si valutano sempre attentamente le singole situazioni. Di regola una persona viene chiamata con largo anticipo in servizio e ha tempo fino a 6 settimane prima per chiedere un rinvio”.   

Avanzamento di grado - Sono tra i 17.000 e i 18.000 i giovani svizzeri che ogni anno indossano il grigioverde. Solo una piccola parte opta per il servizio militare continuato, da assolvere completamente al termine dell’apprendistato o del liceo. “Gli altri - evidenzia Conti - seguono ancora il modello classico: scuola reclute di 4 mesi e corsi di ripetizione”. Diverso il discorso per il 21enne malcantonese, che ha accettato di avanzare di grado. “Di regola - riprende Conti - ogni scuola universitaria ha al suo interno una persona di riferimento per l’esercito, in grado di valutare se l’eventuale assenza dello studente possa effettivamente avere conseguenze negative sul suo percorso”.

Mancanza di personale - Il giovane studente in economia, tuttavia, da questo punto di vista sembrerebbe più che certificato. “Le difficoltà riscontrate in questo caso - indica Conti – sono da collegare alla mancanza di furieri nella truppa di incorporazione del giovane”. Insomma, per l’esercito va sempre considerata anche la carica che un milite ricopre. “Se si tratta di una funzione importante e di responsabilità, unica all’interno di una compagnia, una dispensa dal sevizio è concessa con più reticenza. Il giovane ha comunque ancora la possibilità di presentare richiesta di riesame della decisione e pure di trovare una soluzione con il comandante di compagnia con un servizio parziale o dei congedi mirati".

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