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LUGANOAbusi sessuali sul nipotino, richiesti 5 anni di reclusione

22.01.15 - 12:31
Lo chiede il procuratore Nicola Respini per l'imputato alla sbarra al tribunale di Lugano
Abusi sessuali sul nipotino, richiesti 5 anni di reclusione
Lo chiede il procuratore Nicola Respini per l'imputato alla sbarra al tribunale di Lugano

LUGANO - Cinque anni di detenzione e un trattamento ambulatoriale. E' questa la richiesta di pena del procuratore pubblico Nicola Respini nel processo in corso questa mattina a Lugano. Alla sbarra un uomo accusato, e reo confesso, di abusi sessuali nei confronti del nipotino.

"Noi pensiamo spesso che il mostro sia per strada, nei parchi cittadini. Ma questa volta il mostro lo si trova in casa, tra i propri familiari". Respini non ha mancato di rivolgere la sua critica nei confronti delle autorità preposte alla custodia dei minori: l'invito è di prestare maggiore attenzione e di approfondire i segnali lanciati dai minori che subiscono questo tipo di abusi. "Forse, una maggiore attenzione e approfondimento da parte della autorità avrebbe potuto far emergere quello che stava subendo X". Il caso, come ha ricordato il procuratore pubblico, è emerso casualmente a fine maggio 2013.

Il procuratore pubblico ha esortato le autorità cantonali affinché si impegnino nella creazione di un servizio pubblico specializzato nella consulenza per la pedofilia. "E' ora e tempo che si crei questa centrale, questa rete - ha dichiarato -. Abbiamo tanti servizi per tante altre belle cose, ma credo che esse possano venire dopo un servizio di questo tipo".

Respini ha ripercorso il periodo degli abusi, collocati nel periodo settembre 2009 - maggio 2013. Gli atti sessuali più gravi sarebbero iniziati, secondo quanto ricostruito grazie all'inchiesta giudiziaria, già nell'estate del 2011. Sul numero di abusi, il procuratore ne individua almeno 15 nei confronti del nipote. L'uomo, il classico insospettabile, è accusato di atti sessuali con fanciulli ripetuti, coazione sessuale ripetuta, pornografia ripetuta.

"Lui non ha mai usato violenza nei confronti del bambino - ha osservato il procuratore pubblico - l'imputato è stato furbo e accorto nel non voler lasciare il segno di quello che faceva. Ciò non toglie che quello che ha fatto nei confronti del nipote è estremamente grave". Un nipote cresciuto in un contesto difficile che si è ritrovato uno zio che, a sua volta, da ragazzino avrebbe subito violenze dal patrigno. "Se lui ha veramente subito abusi da bambino, sapeva la gravità dei suoi atti. Lo ha fatto per crudo egoismo, per soddisfare le sue pulsioni sessuali e non perché voleva bene al suo nipote. Lo ha fatto per dargli fastidio, per metterlo in difficoltà e imbarazzo", ha concluso il procuratore che, come detto, ha chiesto 5 anni di reclusione.

L'avvocato Anna Fumagalli, rappresentante dell'accusatore privato, chiede per la vittima un risarcimento per torto morale di 40mila franchi e l'assoluto divieto per l'imputato di contattare X. in qualsivoglia modalità.

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