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"L’aquila reale torna a volare nella sua valle"

SAN CARLO"L’aquila reale torna a volare nella sua valle"

20.11.14 - 11:52
La Spab ha curato l'esemplare recuperato nei giorni scorsi in Valle Bavona
SPAB / M. Franjo
"L’aquila reale torna a volare nella sua valle"
La Spab ha curato l'esemplare recuperato nei giorni scorsi in Valle Bavona

SAN CARLO - È tornata a volare Robièi, l’aquila reale femmina recuperata nei giorni scorsi dalla Spab in Valle Bavona a quota 1900 m/sm. Il giovane esemplare di 6/7 mesi - per 5 chili - si era procurato un trauma cranico ma nessun osso rotto, grazie alla coltre di neve che aveva attutito la sua caduta, avvenuta dopo che aveva sbattuto violentemente contro un ostacolo.

Il Centro di cura per animali selvatici della Spab a Gorduno-Gnosca ha provveduto a curare l’aquila. “Robièi non presentava nemmeno segni di denutrizione - ha spiegato Emanuele Besomi, direttore della Spab - probabilmente fino a poco prima era riuscita a procacciarsi cibo. Ha quindi recuperato in fretta, nella prima settimana si faceva curare, ma nei giorni successivi si vedeva che fremeva per tornare in libertà, si avvicinava di continuo alla finestra. Questo per noi è stato il segnale per procedere”.

Aspettati questi primi giorni continui di bel tempo, Robièi è stata rilasciata nello stesso luogo dove era stata trovata, sopra la Funivia San Carlo Robiei. “Si è allontanata con una bella planata lungo la valle, da un versante all’altro”.  

Questi rapaci vivono in coppia e sono monogami. In Ticino si contano 30 coppie, in Svizzera 300. “Sono piuttosto rari”, ha continuato Besomi. “La loro superficie di caccia arriva anche a 100 chilometri quadrati e i maschi lottano per il loro territorio. È stato il nostro primo incontro con Robièi, è giovane e probabilmente si è trattato del suo primo incidente di volo. In passato abbiamo curato quattro esemplari, due sono tornati in libertà”.

 

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