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Scenari surreali, quel che resta dopo la "grande acqua"

LOCARNOScenari surreali, quel che resta dopo la "grande acqua"

18.11.14 - 15:26
Ecco come si presenta il Ticino, tra sole, acqua e terra
Foto Ti Press
Scenari surreali, quel che resta dopo la "grande acqua"
Ecco come si presenta il Ticino, tra sole, acqua e terra

LOCARNO - Un territorio a due facce, diviso a metà tra l'emergenza e il ritorno alla normalità, tra l'acqua incalzante e la terra che, ancora bagnata, cerca di riprendersi la normalità. Un territorio trasformato in isola che da oggi spera di respirare la serenità del cielo e delle montagne innevate.

L'isola è per esempio quella su cui poggia l'azienda agricola di Roberto e Davide Aerni sul Lago Verbano a ridosso dell'aeroporto di Locarno, emblema di come oggi il Locarnese si è presentato agli occhi dei fotografi e dei suoi cittadini.

Isole sono il camping Campofelice sommerso dalle acque del lago o il quartiere Nuovo a ridosso del lungolago di Locarno.
Scenari mozzafiato visti dall'alto, il Gambarogno, il piano di Magadino, il centro sportivo di Tenero, resi quasi surreali dalla rassicurante luce del sole. 

Isola non è invece il Luganese, dove invece, affacciati alla finestra sul lago, o immaginandosi seduti su una panchina emersa dall'acqua, il panorama è quello, "strano", di un porto allungato che dà sul monte e sulle baie. In attesa che tutto torni come prima. 

 

 

 

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