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Frane, c’è l’effetto psicosi. “La situazione è sotto controllo, non c’è bisogno di un numero verde"
LUGANO - Sassolini che rotolano giù dal terrapieno dietro casa, scricchiolii inquietanti che, nell’ansia del post-frana, la fantasia trasforma in potenziali colate di fango. “Sarà anche la paranoia, ma dopo due frane come quelle di Davesco e Bombinasco come faccio a star tranquilla?”racconta una lettrice al telefono. E sono “decine e decine” le richieste di sopralluogo che stanno arrivando in queste ore al Dicastero Servizi Urbani di Lugano. “Cerchiamo di accontentare tutti, ma il geologo è uno e sta a lui valutare le priorità” ci spiegano dal centralino.
Il problema è… chi bisogna chiamare? “Abbiamo registrato un aumento delle richieste di intervento questa mattina, più che altro per allagamenti” spiega Mirco Domeniconi del Comando dei pompieri di Lugano. “Per i sopralluoghi preventivi, invece, raccomandiamo di rivolgersi ai servizi tecnici della Città”. Chiamando il 118, però, si riceve una risposta diversa: “Noi mandiamo in ogni caso un ufficiale dei pompieri che poi, una volta sul luogo, stabilisce se è competenza sua o se è il caso di chiamare il geologo comunale”.
Il consiglio è di mantenere la calma, una maggiore sensibilità da parte della popolazione è giusta, ma non deve sfociare in una psicosi” avverte il capo dei pompieri di Lugano, Mauro Gianinazzi. “Abbiamo ricevuto diverse richieste d’intervento insensate, per una pianticella caduta che era stata segnalata come un muro sul punto di cedere. La situazione è sotto controllo e, quanto alla possibilità di istituire un numero verde, non mi pare necessario al momento”.
