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CANTONELe rifila soldi falsi in cambio di 100mila franchi veri

16.10.14 - 12:27
32enne arrestato per rip-deal. Truffata una donna domiciliata in Ticino
tipress
Le rifila soldi falsi in cambio di 100mila franchi veri
32enne arrestato per rip-deal. Truffata una donna domiciliata in Ticino

LUGANO - Un 32enne cittadino croato è stato arrestato in Olanda. Sull'uomo pendeva un mandato di cattura quale presunto autore di una truffa rip-deal, avvenuta a fine dicembre 2011 a Gallarate. In quella occasione il 32enne avrebbe rifilato banconote facsmile in cambio di 100'000 franchi, a una donna domiciliata in Ticino.

In questo genere di truffe, denominate rip-deal, le potenziali vittime vengono contattate, di norma, tramite messaggi di posta elettronica, in risposta ad annunci immobiliari pubblicati dalla stesse vittime. Nell'ambito delle trattative, con estrema abilità, gli autori propongono cambi di valuta a tassi estremamente vantaggiosi (ad esempio Franchi svizzeri/Euro 1 a 1) con il pretesto di pagare un acconto a garanzia di futuri impegni o come anticipo di un determinato finanziamento. Al momento dello scambio del denaro, la vittima consegnando valuta autentica si ritrova con delle banconote Facsimile.

L'inchiesta è coordinata dal Procuratore Pubblico Nicola Respini. Si sono avviate le procedure per l'estradizione in Svizzera.

Rip-Deal - Di cosa si tratta?

La traduzione letterale dall’inglese è “affare sporco” e consiste nella prospettiva di un’operazione di cambio estremamente vantaggiosa. Gli autori con abilità riescono a consegnare del denaro falso di una determinata valuta, ricevendo banconote autentiche in un’altra valuta, a condizioni allentanti per la vittima.

L’incontro per la conclusione dell’affare può avvenire in fari luoghi. Ad esempio, nella sala o in stanze di grandi e rinomati alberghi, come pure nei caveau delle cassette di sicurezza di grossi istituti di credito. Gli autori sono molto abili sia nella dialettica che nella manualità. Infatti, durante l’incontro dove avviene lo scambio delle valigette contenenti il denaro, riescono ad impossessarsi delle banconote autentiche e rifilano quelle false (ve ne sono sempre una parte di autentiche) senza destare alcun sospetto. Alla fine della trattativa l’autore si dilegua rapidamente e la vittima si rende conto di essere stata truffata solo qualche tempo dopo. È da tenere presente che il denaro è palesemente falso e sovente porta scritte tipo “facsimile”, che però restano nascoste dalle fascette che avvolgono le varie mazzette di denaro. In questi casi il danno è spesso di alcune centinaia di migliaia di franchi.

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