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LUGANOGli abusi scoperti grazie a un "bambino eroe"

15.10.14 - 18:02
Le violenze sulle bambine, stimate a diverse centinaia di volte, sono state scoperte grazie a un bimbo che ha raccontato ai genitori la raccapracciante scena a cui aveva assistito
Gli abusi scoperti grazie a un "bambino eroe"
Le violenze sulle bambine, stimate a diverse centinaia di volte, sono state scoperte grazie a un bimbo che ha raccontato ai genitori la raccapracciante scena a cui aveva assistito

LUGANO - Si è conclusa poco prima delle 17.00 la prima giornata del processo al 35enne reo confesso accusato di gravi e ripetuti abusi sessuali nei confronti di cinque bambine. Gli episodi più gravi e numerosi (si stimano diverse centinaia di casi) sono avvenuti nei confronti di due sorelline di meno di dieci anni, le figlie della compagna. Bambine alle quali è stata rubata l'innocenza, negata la dolcezza e la bellezza degli anni dell'infanzia.

I dettagli e i modus operandi raccapriccianti descritti in aula a Lugano in questo mercoledì di metà ottobre scioccano, scuotono l'animo, suscitano sentimenti di rabbia, smarrimento. Ma sono nulla rispetto a quanto vissuto da queste fanciulle, che hanno cominciato a subire le attenzioni dell'orco ancora in tenera età.

Ed è stato un bambino, come succede nelle fiabe in cui l'orco cattivo tiene prigionieri gli innocenti, a denunciare il fatto, dopo aver saputo che girava una foto compromettente di un adulto con una bambini.

Bambina, ancora una volta, costretta a soddisfare i suoi istinti più luridi. E' stato un bambino che, a casa, ha raccontato tutto ai suoi genitori. Grazie a questo piccolo eroe, che non riusciva a trovare le parole per spiegare e descrivere ai genitori increduli, che gli dicevano di stare calmo, ciò a cui aveva saputo.

"A quest'ora non saremmo stati qui", ha osservato il procuratore pubblico Chiara Borelli, che ha raccontato la circostanza che ha dato il via alla cattura, alla sconfitta dell'orco cattivo.

I genitori del bambino si sono rivolti alla maestra di scuola. Maestra che, a sua volta ha informato la direzione. A questo punto si sono attivati i servizi sociali, ed è scattata la denuncia in polizia.

Gli abusi dell'uomo sono terminati il giorno stesso dell'arresto, una mattina d'autunno del 2013. E' stato l'avvocato che rappresenta l'accusa privata,
Renata Loss Campana, ad aver chiuso la prima giornata di fase istruttoria. Ha raccontato la sofferenza delle due sorelline, dell'impressionante fatica all'apprendimento, della vergogna, della difficoltà di andare a scuola, dell'aiuto psicologico di cui hanno bisogno, degli incubi, della paura. Ha raccontato del rifiuto delle bambine di indossare i vestitini nuovi che la mamma comprava loro. Reazione psicologica di difesa che nasceva dalla volontà di non volere attirare l'attenzione di lui. Ovvio pensare al dolore della madre delle piccole. Di notte dormono tutte e tre insieme, nella stessa stanza, che chiudono a chiave per il timore che appaia di nuovo l'orco cattivo.

Domani in aula andranno in scena i periti e poi sarà concessa la parola a Chiara Borelli, procuratore pubblico che sosterrà la requisitoria della pubblica accusa, Renata Loss Campana, gli avvocati Felice Dafond e Sandra Xavier per l'arringa difensiva. Poi sarà la volta della Corte, che si riunirà per decidere. Ancora incerti i tempi della sentenza. Probabile che verrà pronunciata venerdì, ma potrebbe slittare anche a lunedì.

 

 

 

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