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CANTONEBambini trattati come cani: "Niente casa se hai un figlio"

09.10.14 - 05:58
Non solo i detentori di animali hanno problemi a stipulare un contratto di locazione. Ora tocca ai genitori
Bambini trattati come cani: "Niente casa se hai un figlio"
Non solo i detentori di animali hanno problemi a stipulare un contratto di locazione. Ora tocca ai genitori

BELLINZONA - Accesso vietato ai cani e ai bambini. Una frase che fa tornare alla mente un passato non proprio edificante, ma si tratta di una realtà presente nel nostro cantone: "Stiamo cercando casa da mesi in un’abitazione ma ci hanno sbattuto solo porte in faccia – sostiene Patrick –. Sapete la motivazione? A causa del fatto che siamo genitori e abbiamo un bambino di 2 anni". Vabbé, direte voi. Un caso isolato, una mosca bianca nel mondo delle immobiliari. Così non è, altro che casa dolce casa. "Anche a noi è successa la stessa cosa – ci dicono stizziti Monica e Raphael –. E l’elemento che più ci fa arrabbiare è che il padrone di casa appena ci ha visto ci ha mandati via urlando: “Cosa fate con i bambini? Qui non ne vogliamo!”. Ma dove siamo? Non sapevamo che in Ticino vigesse una così aspra intolleranza".

E di casi, sulla nostra scrivania, ne sono arrivati a decine. Giriamo dunque la palla all’Associazione svizzera inquilini. "È vero, capitano spesso casi del genere – ci confermano dall’Asi –. Premettendo che il padrone di casa è libero di affittare a chi vuole il proprio immobile, non affittare perché una famiglia ha dei bambini piccoli non è un motivo per noi valido". Ma uno piccolo spiraglio esiste. "In caso di subentrante, se l’inquilino attuale ne trova una anche con dei bimbi, il proprietario dovrà accettare la proposta. Chiaramente il tutto dopo aver fatto tutte  le verifiche di solvibilità". Sembra la stessa storia dei detentori di animali. Bambini trattati come cani (nel peggiore del significato del termine)? "I cani abbaiano e i bambini urlano, il paragone, brutalmente può anche starci purtroppo. Si dovrebbe solo essere più tolleranti".

Non solo cattivi padroni. Parliamo di vicini? – Sempre dall’Asi ci giunge, per quanto riguarda la tolleranza, un caso singolare. “Abbiamo ricevuto un reclamo da parte di una signora di una certa età. Sostiene che non può uscire sul balcone di casa a leggere un libro dalle 14 alle 16 perché i bambini in giardino fanno troppo rumore. Capite che a volte è solo questione di buon vicinato. Pensate se un padrone di casa riceve dieci reclami del genere, cosa farà? Sicuramente andrà dalla famiglia con i bambinie tenterà di farli andare via dal palazzo. In caso di dubbio chiunque può sempre contattarci e seguiremo il caso fino in fondo”.

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