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"Lugano" è termine medico e fa il giro di tutto il mondo La classificazione dei linfomi adesso avviene ricordando la città in riva al Ceresio. Cavalli: "Due anni di lavoro per determinare nuovi criteri"
LUGANO - E se Dr. House o Meredith Grey parlassero da Lugano? Non è da escludere che un giorno in una serie televisiva medica si faccia riferimento alla città ticinese, in quanto il toponimo è entrato a far parte della terminologia scientifica, in ambito oncologico. "Nello studio dei linfomi Hodgkin e non Hodgkin ora si parla di Lugano Classification" ci spiega infatti il dottor Franco Cavalli, direttore scientifico dell’Istituto oncologico della Svizzera italiana (Iosi). E Lugano è così riuscita a spodestare una città statunitense. "In precedenza si parlava di Ann Arbor Classification – continua l’oncologo – poiché una quarantina d’anni fa il sistema era stato determinato nell’omonima località nelle vicinanze di Chicago".
Ora l’intero settore guarda dunque al Ticino. "Tutto ha avuto inizio nel 2011, quando durante l’annuale Conferenza internazionale sui linfomi maligni abbiamo dedicato una giornata alla questione. Il lavoro è poi durato due anni". Nei giorni scorsi la nuova classificazione, che si basa su più moderne tomografie a positroni, è stata presentata in un articolo sul Journal of Clinical Oncology, il principale periodico del settore. "Indubbiamente si tratta di una bella pubblicità per il congresso luganese e anche per la regione" sottolinea Cavalli.
Rafforzando la posizione del convegno internazionale di Lugano che ogni anno porta in città ben 3 500 medici, i promotori hanno più possibilità di proporre appuntamenti post-congresso nel resto del mondo (lo scorso anno ne erano stati organizzati otto), diventando ambasciatori del Ticino. "A Tokio avevano partecipato ottocento medici giapponesi, a cui era stato anche mostrato un video promozionale su Lugano e dintorni" conclude Cavalli.
