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CANTONEArbitri aggrediti, Bertoli: "Riconoscere le regole per non restare bambini viziati"

09.04.14 - 11:26
Il direttore del DECS invita l'intera società a fare un esame di coscienza
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Arbitri aggrediti, Bertoli: "Riconoscere le regole per non restare bambini viziati"
Il direttore del DECS invita l'intera società a fare un esame di coscienza

BELLINZONA - Anche il direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli prende posizione sul tema delle aggressioni - verbali e non - ai danni di giovani arbitri di calcio.

 

Un argomento, scrive su Facebook il Consigliere di Stato, che lo tocca “in modo sensibile. Come uomo e come padre prima ancora che come direttore del Dipartimento che si occupa di educazione e di sport. La società di domani, quella che consegneremo ai nostri figli, la stiamo costruendo noi adulti con i nostri atti. Oggi. Ora. Qui. Non abbiamo scuse né alibi”.

 

"Se questo è il modello che qualcuno sta approntando all’interno stesso delle famiglie, l’orizzonte non può però che farsi cupo - osserva il direttore del DECS -. Non si può certo chiedere ad altri (alla scuola ad esempio) di raddrizzare simili storture. Non sono un pessimista e quindi credo che una soluzione ci sia. Sempre. Ma deve scaturire da ciascuno di noi. In ogni occasione. Anche nel confronto spinto sino alla competizione”.

 

Riconoscere le regole, le ragioni dell’altro e persino fare i conti con quelli che si ritengono errori altrui sono elementi fondamentali di crescita, conclude Bertoli. “Altrimenti si resta bambini viziati convinti che con la forza si possa risolvere ogni cosa. Dimenticandosi però che da qualche parte c’è sempre qualcuno più forte di noi”.

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