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CANTONEGli studenti di Agno entrano nel comprensorio del Liceo Lugano 2

13.03.14 - 10:38
Gli studenti di Agno entrano nel comprensorio del Liceo Lugano 2

BELLINZONA - Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha approvato le nuove direttive sui comprensori di frequenza delle scuole medie e scuole medie superiori che entreranno in vigore con il prossimo anno scolastico.

 

Per le scuole medie non vi sono cambiamenti, se non quelli di natura formale relativi alla considerazione delle aggregazioni comunali intervenute negli ultimi anni.

 

Per le scuole medie superiori, oltre ai cambiamenti di natura formale, si è invece proceduto ad una modifica dei comprensori dei licei cantonali del Luganese, spostando il Comune di Agno dal comprensorio del Liceo di Lugano 1 (Viale Cattaneo) a quello del Liceo di Lugano 2 (Savosa).

 

Il Liceo di Lugano 1, che quest’anno conta 52 sezioni, è ospitato, assieme alla Scuola media 1, nel Palazzo degli studi di Lugano e, per far fronte alle proprie necessità, utilizza anche sei aule ubicate in prefabbricati. Nei prossimi anni il Palazzo degli studi subirà importanti interventi di ristrutturazione interna e a lavori ultimati permetterà di disporre al massimo di 50 aule. Per questa ragione, comunica il DECS, è necessario procedere sin d’ora a comprimere il numero degli studenti, agendo anche sui comprensori. Da un’attenta analisi è risultato che la migliore soluzione è quella citata, che tocca gli studenti di Agno.

 

La modifica entrerà in vigore a tappe: toccherà con il prossimo anno scolastico solo gli studenti di Agno della prima classe e di conseguenza produrrà integralmente gli effetti voluti solo dopo quattro anni. Si coglie l’occasione per sottolineare come la sede di Lugano 2 sia facilmente raggiungibile da Agno con i mezzi pubblici.

 

Contemporaneamente a questa prima misura sarà necessario ridurre al minimo i cambiamenti di comprensorio tra i due licei luganesi concessi a singoli studenti: per il prossimo anno le richieste volte a ottenere una deroga dovranno quindi essere vagliate in maniera più restrittiva di quanto non accada oggi.

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