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CANTONEMedici italiani con pazienti in Svizzera, grane in vista

24.12.13 - 18:03
Un cambiamento di prassi introdotto dalle autorità italiane non permetterà più a molti specialisti di esercitare la professione in Ticino. Quadri: "Interessante esempio di collaborazione"
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Medici italiani con pazienti in Svizzera, grane in vista
Un cambiamento di prassi introdotto dalle autorità italiane non permetterà più a molti specialisti di esercitare la professione in Ticino. Quadri: "Interessante esempio di collaborazione"

LUGANO - “Interessante esempio di buon funzionamento dei rapporti tra la Svizzera e la vicina Penisola”. E’ con un pizzico di ironia che Lorenzo Quadri (Lega), dalla sua pagina Facebook, segnala un provvedimento che interessa alcuni medici italiani altamente specializzati che stanno curando dei pazienti in Svizzera.

Stando a una lettera inviata dall’Ufficio di sanità questi professionisti non potranno più esercitare la loro professione a causa di un cambiamento di prassi introdotto dalle autorità italiane, “non preventivamente annunciato né discusso con la Svizzera”.

“Reciprocamente - sottolinea Quadri - ci saranno grane anche per medici svizzeri con pazienti in Italia”. Nella lettera il termine indicato è il 6 febbraio, ma vi sarebbero medici con termini di scadenza più ravvicinati. Nonostante abbiano in cura dei pazienti”.

“Visto che non si tratta di medici generici facilmente sostituibili ma di specialisti anche di fama internazionale in campi particolari, cosa fanno i pazienti? - si domanda il municipale/consigliere nazionale leghista - Vanno a farsi curare in Italia?”.

Il cambiamento di prassi riguarda l’emissione di attestati quali le certificazioni di “good professionale standing” (GPS). “Dalle normative vigenti - spiega infatti l’Ufficio di sanità - risulta che l’unica autorità competente per rilasciare i GPS sarebbe il ministero della salute in Roma e che questo documento deve attestare e garantire l’onorabilità e moralità professionale nel passato e nel presente dell’operatore che richiede autorizzazione di esercizio della professione sul territorio svizzero”.

In sostanza, fino a che la situazione non verrà chiarita i GPS redatti dagli Ordini professionali italiani non possono essere considerati validi dall’Ufficio di sanità. Ogni attività sanitaria risulterà essere abusiva e sanzionabile.

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