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LOCARNOEnergia verde, occhio alla bolletta

08.11.13 - 19:28
Per chi non vuole i prodotti verdi offerti dalle aziende fornitrici elettrica in Ticino, più cari rispetto alla energia non certificata, ha tempo fino al 30 novembre
Foto d'archivio (Keystone)
Energia verde, occhio alla bolletta
Per chi non vuole i prodotti verdi offerti dalle aziende fornitrici elettrica in Ticino, più cari rispetto alla energia non certificata, ha tempo fino al 30 novembre

LOCARNO - "Elettronatura", "Sole per tutti", "Tìacqua". Sono questi alcuni dei nomi dei prodotti verdi offerti dalle aziende fornitrici di energia elettrica in Ticino.

Qualche giorno fa una nostra lettrice ci ha scritto, lamentandosi del fatto che sull'acconto della SES, la Società Elettrica Sopracenerina, non sarebbe ben visibile l'informazione in cui si comunica che l'utente ha tempo fino al 30 novembre per rinunciare alla nuova fornitura di energia rinnovabile proveniente quasi interamente da centrali idroelettriche ticinesi. Come riferisce la SES dal 2014 il prodotto “tìacqua” verrà proposto quale fornitura di base a tutte le economie domestiche del Canton Ticino.

Il consumatore finale avrà comunque sempre la possibilità di rinunciare, optando per energia non certificata (prodotta da diversi vettori energetici e senza garanzia di origine) con una riduzione tariffale pari a 20,00 - 25,00 franchi all'anno. tìacqua rimane disponibile su richiesta anche per tutte le altre categorie di consumatori.

Ci siamo rivolti all'ingegner Davide Righetti, Responsabile Clientela e membro di direzione della SES, per capire meglio alcuni aspetti di questa novità.

Si ha il tempo fino al 30 novembre per evitare di pagare l'energia verde, più cara. La nostra lettrice vi rimprovera di non avere specificato chiaramente questa possibilità. Lei come risponde?
“Vorrei precisare innanzitutto un aspetto:  la nostra azione è stata voluta dalla politica e dai competenti organi federali che mirano ad incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili. In accordo con l'AET, che è nostro fornitore, e le AIL, e partendo da quanto fatto dalle AMB l'anno scorso, alle nostre economie domestiche abbiamo deciso di rifornire per default energia verde, affinché il Ticino diventi uno dei cantoni più ecologici in fatto di erogazione di energia verde e prodotta localmente. Noi abbiamo voluto lasciare l'ultima parola al consumatore. E' vero, dal punto di vista commerciale è una forzatura. L'utenza, tuttavia è stata informata, in svariati modi: con una conferenza stampa e attraverso articoli sulla rivista "Elettricità". Ma non solo: abbiamo messo in allegato in fattura una lettera accompagnatoria informativa e un volantino".

Quanti sono i clienti che, finora, hanno rinunciato alla elettricità ecologica made in Ticino?
"Circa l'uno per cento. Abbiamo circa 80.000clienti. Sono 800 coloro che hanno chiesto di rinunciare alla elettricità "verde" prodotta in Ticino. Vorrei aggiungere che il costo dell'energia della SES l'anno prossimo scenderà di oltre il 10%, anche per chi sceglie tiacqua”.

A quanto ammonta il risparmio per l'utente che rinuncia a tiacqua/timoesa?
"Chi decide di non volere Tiacqua risparmierà dai 2 ai 3 franchi al mese, circa 25-30 franchi all'anno, a seconda del consumo".

Lei diceva che il prezzo dell'energia elettrica diminuirà. Com'è possibile in questo periodo in cui si parla di disimpegno nella produzione di energia elettrica dalle centrali atomiche? Come ci siete riusciti?
"Nel 2010 avevamo sottoscritto un contratto di quattro anni con l'AET, nostro fornitore. A quel tempo il prezzo dell'energia offerto dall'AET era molto buono rispetto a un prezzo sul mercato che risultava più alto: abbiamo stipulato un'ipoteca fissa di 4 anni. Nel frattempo il prezzo dell'energia sul mercato è diminuito di parecchio. Abbiamo rinnovato il contratto per il 2014 ancora con AET, approfittando della riduzione del prezzo dell'energia sul mercato. Abbiamo prolungato il contratto di un ulteriore anno con AET alle nuove condizioni di mercato estremamente favorevoli. Grazie a questa situazione abbiamo ritenuto il momento giusto per incentivare l'energia verde.  Vorrei, inoltre, sottolineare che SES e AIL sono le uniche aziende, a livello svizzero, che danno la possibilità al cliente di rinunciare all'energia verde”.

Qui si dà la possibilità al consumatore finale di rinunciare a questa "energia verde". Cosa intende che l'energia non è certificata? La nostra lettrice parlava di un ricatto del tipo “se voi non volete questa fornitura a voi non diamo energia certificata”?
"Lei si immagini una rete elettrica a livello continentale: c'è chi immette energia e c'è chi la consuma. Nella rete viene immessa energia proveniente da tutte le fonti di produzione. Che sia di origine nucleare, a carbone, eolico, gas, poco importa: tutto viene immesso in rete. Dall'altra parte ci sono in consumatori che prelevano. Se uno non acquista energia “certificata” consuma il mix di elettricità che viene immessa in rete. Il consumatore può decidere e dire: voglio energia verde prodotta localmente. Lo può fare, ma dovrà pagare 0,005 franchi al kw in più. In questo modo al cliente viene garantito che l’energia che consuma arriva da fonti rinnovabili e dal Ticino. E' una sorta di certificato di garanzia. Se il consumatore il certificato non lo vuole e non vuole pagare i 0,005 franchi in più, sarà libero di prendere l'energia in rete, ossia energia proveniente da “vettori non omologabili”, espressione quest’ultima coniata dall'Ufficio federale dell'energia".

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