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CANTONEIncidenti sul lavoro all'aperto, ecco come proteggersi

25.07.13 - 09:48
Incidenti sul lavoro all'aperto, ecco come proteggersi

BELLINZONA - Nel corso del mese di luglio di ogni anno si registra un aumento di incidenti di operai e lavoratori impegnati in attività all'aperto. E una delle cause da non sottovalutare è proprio il caldo elevato. L’Ufficio dell’ispettorato del lavoro sta svolgendo un’azione di informazione per richiamare al rispetto delle misure principali di prevenzione per la protezione dei lavoratori.

 

A lungo termine l’esposizione al caldo può, anche svolgendo un’attività lavorativa relativamente leggera, provocare un sovraccarico del sistema cardio-vascolare (aumento rapido e forte del battito cardiaco), con affaticamento precoce. Il lavoro in ambiente caldo, in particolare all’esterno, riduce il rendimento fisico e psichico con conseguente aumento del pericolo di incidenti. I sintomi di un surriscaldamento cronico sono la sensazione di affaticamento, il dolore di testa, l’inappetenza, l’insonnia e disturbi del sistema circolatorio. Un’esposizione prolungata alle alte temperature può provocare un collasso.

Ma quali sono i provvedimenti da prendere?

Per quanto riguarda quelli tecnici è da tenere conto il raffreddamento dell’aria. Una ventilazione naturale o meccanica (ventilatori, cortine d’aria) raffredda l’aria grazie a un rinnovo di aria più frequente o a una maggiore velocità di circolazione dell’aria. Negli spazi limitati (ad es. cabina di guida o di una gru), l’aria entrante dovrebbe essere raffreddata. Tra i provvedimenti organizzativi bisogna fare in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio, di comune accordo con i lavoratori, inizio della giornata alle ore 05:00), mentre è necessario prevedere diversi periodi di riposo:

-preferire diverse pause brevi, che in un ambiente caldo sono più efficaci di alcune pause lunghe;

-fornire la possibilità di riposarsi in un locale a temperatura moderata (pause rinfrescanti);

-le pause rinfrescanti dovrebbero durare almeno 10 minuti ogni ora.

Inoltre è necessario ridurre la durata di permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione (riduzione del tempo di lavoro).

 

Se i provvedimenti tecnici e organizzativi non sono sufficienti a proteggere la salute, occorre fornire un equipaggiamento personale di protezione il più possibile conforme alle esigenze concrete:

-uso di abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, che consentono l’evaporazione tramite il sudore, ma che ostacolano il calore elevato;

-uso di dispositivi di protezione per il capo e occhiali da sole;

-applicazione di crema protettiva per la pelle (schermo solare adeguato, applicazione ripetuta);

- nessun consumo di alcool e di droga;

consumo di acqua fresca o tè poco zuccherato in quantità sufficiente prima di avvertire la sensazione di sete, 30 minuti prima di iniziare il lavoro ed ogni 20 minuti 2.5 dl.

 

Per determinate categorie di lavoratori (le persone che lavorano la notte, le donne incinte, ecc.), è obbligatoria una dichiarazione di idoneità.

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