Riuscita l'iniziativa degli indipendentisti veneti
CHIASSO - I militanti di un fantomatico "Governo veneto" hanno attraversato la frontiera senza alcun problema. La loro azione era in programma questa mattina al valico doganale di Chiasso tra le 11.30 e le 12:00. È così è stato. Armati di bandiere e di "passaporto veneto" sono riusciti ad entrare in Svizzera e poi a rientrare in Italia.
Il loro obiettivo era quello di farsi riconoscere come cittadini veneti anche dai Paese esteri, a partire dalla Svizzera. "La delegazione intende tenere a battesimo il passaporto alla frontiera di Chiasso, tra Svizzera e Italia, utilizzandolo come unico documento di passaggio", hanno spiegato i promotori dell'iniziativa. E hanno poi aggiunto: "Non si tratta di una novità assoluta, il passaporto veniva rilasciato normalmente fino al 1797, anno in cui Venezia ha dovuto subire la prepotenza e il tradimento di alcuni Stati europei che l'hanno occupata, depredata e ridotta alla paralisi istituzionale".
L'obiettivo è stato raggiunto. Gli indipendentisti veneti sono riusciti ad attraversare il confine con un documento di fantasia e con il sorriso sui volti. È noto che senza documento valido non si può attraversare la dogana, e il loro "passaporto veneto" effettivamente non aveva alcun valore. Ma evidentemente tutti possedevano il passaporto italiano, e ciò ha reso possibile il loro attraversamento della frontiera in tutta serenità.