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In Francia i poliziotti saranno dotati di minitelecamere che filmeranno gli interventi. L'esempio francese fa scuola anche in Ticino
BERNA - In Francia, i poliziotti portano delle mini videocamere durante gli interventi. La tecnica interessa anche in Svizzera e in Ticino.
Per proteggersi da accuse non fondate dopo un intervento, in Francia, da inizio anno, determinati corpi di polizia possono decidere di registrare le azioni con delle piccole videocamere applicate alla divisa. Questa nuova misura è seguita attentamente anche in Svizzera. Olivier Guéniat, responsabile della polizia giurassiana, ritiene che le mini videocamere sono "un’idea molto buona". "Quando si tratta di fare chiarezza, spesso si è confrontati con due versioni che praticamente non hanno nulla in comune", ha dichiarato al quotidiano “Le Matin”. Secondo Guéniat grazie alle registrazioni sarà possibile chiarire casi in cui gli agenti sono attaccati.
Il canton Ticino ha lanciato un progetto del genere già nel 2009. Ora sembra che le cose si stiano smuovendo. Nel 2012, è stata creata la rispettiva base legale. Non appena saranno disponibili i crediti, si inizieranno i test. "Con i primi test vogliamo verificare l’utilità e l’efficacia", conferma Norman Gobbi.
Max Hoffmann, segretario generale della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, è invece scettico. "Per fortuna, la situazione in Svizzera non è comparabile a quella francese nelle banlieues (zone di periferia). Con questi soldi, sarebbe meglio impiegare più agenti".
Gobbi: "Misura a tutela di tutti"
Il Ticino è tra i capofila in Svizzera per quanto riguarda disposizioni legali per autorizzare le riprese durante gli interventi di polizia. "Abbiamo promosso questa modifica di legge perché ci crediamo − ci spiega il Consigliere di Stato Norman Gobbi − Questo strumento servirà a chiarire le situazioni in cui un nostro funzionario viene accusato di aver usato la violenza in modo sproporzionato o quant’altro". Questo servirà anche a tranquillizzare e tutelare quella maggioranza di poliziotti che non travalica i limiti delle proprie funzioni. "Parallelamente il fatto di essere filmati può avere un effetto deterrente in riferimento ai casi di violenza verso i poliziotti", conclude Gobbi.
