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LODRINO"Non dormo la notte per colpa di quel centro benessere"

22.03.13 - 08:50
Mega truffa alle casse malati: si stanno concludendo gli interrogatori di polizia. Coinvolte oltre 200 persone. Intanto un’ex paziente della struttura ha deciso di raccontare la sua testimonianza
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"Non dormo la notte per colpa di quel centro benessere"
Mega truffa alle casse malati: si stanno concludendo gli interrogatori di polizia. Coinvolte oltre 200 persone. Intanto un’ex paziente della struttura ha deciso di raccontare la sua testimonianza

LODRINO – È come una lunga scia di pellegrini. Oltre 200 persone che si alternano davanti alla polizia. A tutte vengono poste domande simili, vengono mostrate fatture contraffatte. Loro sono i pazienti del centro benessere di Lodrino finito nel mirino del Ministero Pubblico per una presunta mega truffa alle casse malati. Ora un’ex paziente di quella struttura ha deciso di parlare e di raccontare la sua esperienza. “Non dormo più la notte per colpa di quel centro – ammette –, ho paura di dovere restituire una somma elevata alla cassa malati e di essere multata. Il fatto è che io ero davvero all’oscuro di tutto, non sapevo di questo stratagemma”.

Il giochetto - Lo stratagemma a cui la signora fa riferimento è un meccanismo semplice: al centro benessere vengono fornite determinate terapie, anche estetiche, non sussidiate dalla cassa malati; ma poi all’assicurazione se ne fatturano altre, in modo da potere fare ottenere il rimborso ai pazienti. In questo modo anche il centro stesso ha la possibilità di incrementare i suoi guadagni. “Ho scoperto il centro ‘grazie’ a conoscenti – spiega la donna –. Quando mi sono presentata per la prima volta sul posto, ho esposto tutti i miei problemi di salute alla responsabile. Problemi per cui in una vita intera non avevo mai trovato una soluzione. E lei mi ha detto: ‘tranquilla, qui abbiamo quello che fa per te. Ed è tutto rimborsato dalle casse malati’. Di fronte a una simile prospettiva io mi sono fidata ciecamente di questa persona. Faceva pubblicità sui giornali e alla televisione; avevo pure letto alcune sue interviste, mi sembrava assolutamente credibile. Lei stessa tendeva a rassicurarmi”.

La sorpresa – Dopo circa un mese e mezzo la donna abbandona le terapie. Poi il silenzio. Fino a un giorno di qualche settimana fa, quando nella buca delle lettere trova la convocazione della polizia. “E in polizia ho scoperto cose assurde. E cioè che la responsabile del centro alla mia cassa malati fatturava terapie completamente diverse da quelle che io svolgevo. Diluendo i presunti trattamenti sull’arco di più mesi. Ho espresso più volte la mia buona fede agli inquirenti. Però è difficile. Mi devono credere sulla parola”.

Cifra elevata - E ora che gli interrogatori sono quasi terminati, la giustizia dovrà stabilire quali tra le circa 200 persone coinvolte fossero consapevoli del raggiro alle casse malati. Alcuni casi, stando alle autorità inquirenti, sembrano davvero intricati e contorti. La cifra in ballo è elevata, complessivamente circa 2 milioni di franchi. “Ci sono tante persone nella mia situazione – conclude la nostra interlocutrice –. Mi sento presa in giro, raggirata. Eppure ora mi tocca attendere cosa deciderà la giustizia”.   

RED


 

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