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CANTONESì a 200 milioni di franchi supplementari per i medici di famiglia

31.01.13 - 14:34
L’ACSI sostiene il progetto del consigliere federale Alain Berset
Sì a 200 milioni di franchi supplementari per i medici di famiglia
L’ACSI sostiene il progetto del consigliere federale Alain Berset

LUGANO - "La medicina di famiglia è il primo, indispensabile, anello del sistema sanitario. Evita molti inutili e costosi ricorsi ai medici specialisti. Ma questo tipo di medicina è mal integrata negli studi universitari e meno rimunerata rispetto alla medicina specialistica. Gli studenti la trascurano a vantaggio delle specialità mediche molto più lucrative, con conseguente penuria annunciata di medici di famiglia, troppi specialisti in talune discipline e in certe regioni, una presa a carico dei pazienti meno coordinata e uno spreco di risorse per l’assicurazione malattia di base. Sia sotto il profilo dei costi sia dal punto di vista della qualità, è dunque necessario rivalorizzare la medicina di famiglia, in particolare attraverso un aumento del reddito".

L'opinione è dell'Associazione consumatori ACSI, la proposta del consigliere federale Alain Berset che ha chiesto agli assicuratori (tarifsuisse) e ai medici (FMH), che stanno rivedendo attualmente l’accordo tariffario, di trovare entro marzo 200 milioni supplementari per i medici di famiglia, senza toccare i premi (neutralità dei costi). Una buona parte di questa somma è destinata a riequilibrare i redditi tra specialisti e medici di famiglia. Gli scarti sono infatti piuttosto importanti: 375'000 franchi di salario medio per un gastroenterologo contro 197'000 per un medico generalista o 107'000 per uno psichiatra infantile (dati di santésuisse).

 

Per l’ACSI rivalorizzazione e neutralità dei costi sono indissociabili e soprattutto possibili se i medici specialistici si assumono le loro responsabilità. Gli alti salari dei medici sono pagati dai premi degli assicurati che guadagnano nettamente meno: la metà dei salariati guadagna, infatti, meno di 66'800 franchi lordi all’anno. E poiché i premi aumentano molto più dei salari, il carico diventa eccessivo. Non è più possibile, dunque, continuare a spremere gli assicurati.

 

L’assicurazione sociale non deve essere considerata al pari di una vacca da mungere: l’ACSI sostiene la visione e gli obiettivi del consigliere federale Alain Berset e conta sul buon senso e sulla collaborazione dei partner tariffari.

 

 

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