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Gli studenti immatricolati all'USI potrebbero seguire i tre anni propedeutici a Zurigo e il triennio di formazione clinica nella Svizzera italiana
LUGANO / ZURIGO - L'Università di Zurigo (UZH) ha confermato l'interesse a collaborare con l'Università della svizzera italiana (USI) per realizzare un nuovo percorso di master in medicina. Gli studenti immatricolati all'USI potrebbero così seguire i tre anni propedeutici di bachelor a Zurigo e il triennio di formazione clinica nella Svizzera italiana.
La direzione dell'ateneo zurighese ha formalizzato il suo interesse per l'iniziativa ticinese con una lettera firmata dal rettore Andreas Fischer, scrive oggi l'USI in una nota.
La conferma da parte zurighese apre una fase di studio congiunta volta a definire forme più precise di un progetto che si prefigge di "aumentare in modo significativo il numero di studenti annualmente ammessi agli studi di medicina". L'idea di istituire un master in medicina presso l'USI nasce infatti dalla volontà di dare un tangibile contributo alla penuria di medici e in particolare di medici formati in Svizzera.
Uno studio di fattibilità eseguito su mandato del consiglio di Stato ticinese è arrivato alla conclusione che una formazione medica a livello clinico nella Svizzera italiana è possibile a due condizioni: per il bachelor è necessaria la collaborazione di altre università svizzere, mentre il triennio di master dev'essere realizzato con il sostegno delle strutture cliniche pubbliche e private del cantone e dei medici operanti sul territorio.
L'interesse dimostrato dall'Università di Zurigo permette di fare "un ulteriore passo in avanti" che si tradurrà nella consegna di un secondo rapporto del gruppo di studio al consiglio di Stato "prima della fine del corrente anno".
L'Università di Zurigo - si legge ancora nella nota - è stata da subito la prima scelta fra i potenziali atenei partner, "per la disponibilità dimostrata, per la vicinanza geografica e per l'alto numero di studenti ticinesi che la frequentano".
Il segnale arrivato da Zurigo permette di proseguire la collaborazione su basi più solide e potrebbe stimolare anche altre università a collaborare al progetto. "La collaborazione con Zurigo è privilegiata, ma non esclusiva", afferma in proposito il presidente dell'USI, Piero Martinoli, citato nella nota.
Ats
