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LUGANOArriva Network per dire basta alle discriminazioni dei gay sul lavoro

12.10.12 - 07:25
Esiste già nella Svizzera tedesca e in Romandia. Ora l'associazione Network sbarca in Ticino. L'obiettivo dei responsabili: "Diminuire la discriminazione degli omosessuali sul lavoro"
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Arriva Network per dire basta alle discriminazioni dei gay sul lavoro
Esiste già nella Svizzera tedesca e in Romandia. Ora l'associazione Network sbarca in Ticino. L'obiettivo dei responsabili: "Diminuire la discriminazione degli omosessuali sul lavoro"

LUGANO – Stop alla discriminazione degli omosessuali sul posto di lavoro. È il messaggio lanciato dall’associazione Network, attiva in diverse regioni svizzere già dal 1995 e che approderà anche in Ticino a partire dal prossimo gennaio. Ad anticiparlo è Angelo Caltagirone, uno dei responsabili. “Fanno parte di Network circa 450 persone che hanno una posizione influente nel mondo del lavoro. Quadri dirigenti, ma anche piccoli imprenditori. Gente che può contribuire attivamente a smuovere le acque e a sensibilizzare gli ambienti lavorativi”.

Outing pericoloso - La carica dei 450 bussa dunque alle porte della Svizzera italiana. “Perché purtroppo – sottolinea Caltagirone – la discriminazione esiste un po’ dappertutto. Anche se non è evidente da identificare o da dimostrare. Capita magari che a una persona vengano negate opportunità di carriera. Ma nessuno ammetterà mai che è perché è omosessuale. Il rischio di ricevere una denuncia sarebbe troppo alto. Mi ricordo di una persona con un ruolo aziendale importante che dopo avere fatto ‘coming out’ ha iniziato a subire mobbing. Dalle stelle alle stalle in poco tempo. E non sono casi rari. Il Ticino in ogni caso è uno di quei cantoni in cui è stata bocciata l’unione domestica registrata. Già solo per questo possiamo dedurre che ci siano delle resistenze. Un conto poi è fare outing in una città grande e metropolitana come Zurigo, un altro conto è farlo in un contesto più piccolo e rurale”.

Battaglie - L’obiettivo di Network in Ticino è di partire con un progetto che coinvolga una decina di persone determinate a portare avanti certe idee. “I nostri soci attualmente sono quasi tutti gay dichiarati. Questo presuppone una maggiore visibilità e possibilità di sensibilizzazione sul rispettivo posto di lavoro. L’idea è anche di portare avanti delle battaglie a livello politico, di fare sentire la nostra voce, di fare conoscere i nostri punti di vista. A livello svizzero abbiamo inoltre un altro progetto. Per quelle aziende che si dimostreranno aperte al tema si potrebbe prevedere un premio ‘gay friendly’, in segno di ringraziamento”.


 

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