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CANTONENuova collaborazione fra Corriere del Ticino e Giornale del Popolo

03.10.12 - 18:21
Cambio d'assetto per affrontare la flessione degli introiti pubblicitari
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Nuova collaborazione fra Corriere del Ticino e Giornale del Popolo
Cambio d'assetto per affrontare la flessione degli introiti pubblicitari

LUGANO - I Consigli d’Amministrazione di TImedia Holding, Corriere del Ticino e Giornale del Popolo, dopo lunga analisi, hanno preso negli scorsi giorni una decisione che permetterà al Giornale del Popolo di superare una fase delicata della propria esistenza; la decisione è stata comunicata oggi ai propri collaboratori.

 

Il mercato editoriale svizzero deve affrontare una prolungata e marcata flessione degli introiti pubblicitari; flessione che in Ticino è risultata più accentuata che altrove per l'arrivo, nel settembre 2011, del quotidiano “20 Minuti”, pubblicato dal principale gruppo editoriale svizzero Tamedia e dall’editore ticinese Giacomo Salvioni.

 

Il pool pubblicitario Tre Top Ticino, che da vent’anni riuniva Corriere del Ticino, laRegione e Giornale del Popolo, ne ha risentito pesantemente, perdendo oltre il 40% della propria cifra d’affari. A risentirne in modo particolare è il più piccolo dei tre, il Giornale del Popolo, già sottoposto negli scorsi anni a numerosi interventi di compressione dei costi.

 

Onde permettere la continuazione durevole di una voce che da 86 anni occupa il panorama editoriale della Svizzera italiana, i Consigli d’Amministrazione del Corriere del Ticino, del Giornale del Popolo e di TImedia, hanno convenuto che:

 

- Il Giornale del Popolo mantiene la propria indipendenza editoriale, operando però un’ulteriore e importante riduzione dei propri costi grazie alle sinergie elaborate nell’ambito del Gruppo TImedia;

 

- A tale scopo potrà beneficiare dal 1. gennaio 2013 di un’accresciuta cooperazione tecnica, amministrativa e redazionale con il Corriere del Ticino, giungendo a produrre la propria edizione in collaborazione con il Corriere del Ticino;

 

- Sul piano tecnico ciò significa che il GdP si doterà del medesimo sistema editoriale (informatico) del CdT;

 

- Sul piano logistico, ciò significa che le redazioni esterne di cronaca dei due quotidiani verranno fisicamente unificate pur producendo contenuti diversificati; saranno adottate modalità volte a garantire la separazione e la necessaria autonomia giornalistica dei redattori delle due testate.

 

- Sul piano redazionale ciò significa che il GdP, pur assicurando in proprio la produzione della gran maggioranza dei suoi contenuti, potrà avvalersi quotidianamente di alcuni servizi informativi del CdT, che riprenderà e adatterà secondo un memorandum che verrà definito congiuntamente dalle due direzioni.

 

- Sul piano dell’organico redazionale e degli altri collaboratori, le riduzioni conseguenti a queste sinergie e necessarie al raggiungimento del futuro pareggio dei conti, verranno effettuate essenzialmente grazie alla mancata sostituzione di partenze volontarie e di pensionamenti. Alcuni redattori hanno già trovato collocazione in alcune testate del gruppo TImedia. Solo in singoli casi si renderà necessario il licenziamento: sarà premura dell’editore e della direzione limitarli all’assoluto minimo indispensabile.

 

- Sul piano pubblicitario, il Giornale del Popolo e il Corriere del Ticino si presenteranno agli inserzionisti conglobando i rispettivi lettorati. A far data dal 1. gennaio 2013, costituiranno un prodotto pubblicitario unico che verrà commercializzato dal Corriere del Ticino, fatta eccezione per le sponsorizzazioni, i media partenariati e le collaborazioni publiredazionali.

 

- L'accordo non implica alcuna variazione nell'assetto azionario né del GdP, né di TImedia. L’indipendenza del Giornale del Popolo è e sarà sempre garantita. Come in passato, la nomina del direttore e la definizione della linea editoriale rimarranno esclusiva competenza del Vescovo di Lugano. Gli editori del Corriere del Ticino, del Giornale del Popolo, come pure il Consiglio d’Amministrazione di TImedia Holding SA sono convinti di aver trovato con questo modello una soluzione duratura che assicuri la continuità del Giornale del Popolo, mantenendone con efficacia la tradizione, l’identità e la piena autonomia redazionale.

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