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CANTONEUnia si difende: «Non usiamo infiltrati»

18.10.17 - 16:48
Il sindacato prende posizione in relazione all'articolo del Corriere del Ticino su un presunto «insider» all'interno della società Argo 1. Per syndicom è «giornalismo indegno»
TiPress
Unia si difende: «Non usiamo infiltrati»
Il sindacato prende posizione in relazione all'articolo del Corriere del Ticino su un presunto «insider» all'interno della società Argo 1. Per syndicom è «giornalismo indegno»

LUGANO - Anche Unia ribatte all'articolo apparso oggi sul Corriere del Ticino che parla di un «infiltrato targato Unia» all'interno della società Argo 1. 

Il sindacato ha preso posizione con un comunicato stampa diviso in tre punti. Come primo aspetto viene sottolineato che «i lavoratori di Argo 1 all'origine dell'inchiesta penale avviata dal Ministero pubblico non sono degli “infiltrati”, ma delle persone che si sono rivolte al sindacato per denunciare i soprusi di cui erano vittime e che in seguito sono state sostenute da Unia».

Al secondo e al terzo punto viene specificato che incoraggiare qualcuno a presentare denuncia «quando viene a conoscenza di comportamenti che potrebbero avere una rilevanza penale» - che il CdT definisce un modo «per sviscerare alcuni aspetti utili all'azione sindacale» - è una prassi del sindacato, «impegnato nel contrasto delle derive e degli abusi al mercato del lavoro» e «in stretta collaborazione con il Ministero pubblico».

Anche syndicom contro il CdT - Syndicom «stigmatizza» l’articolo del Corriere del Ticino di oggi sul caso Argo 1 «poiché contrario alle buone regole del giornalismo corretto». Per il sindacato «crea confusione, è tendenzioso e distoglie l’attenzione dai fatti concreti, fornendo informazioni poco rilevanti dal punto di vista giornalistico».

Il sindacato dei media e della comunicazione definisce «grave e preoccupante» che sia stato pubblicamente esposto il nome di un collaboratore definendolo «infiltrato » di Unia. Oltre a ciò viene «denigrato l’operato di chi si impegna con coraggio, attraverso il giornalismo d’inchiesta, nella ricerca della verità», a cui viene dato «pieno sostegno».

Syndicom ritiene che siano stati «violati i principi fondamentali del giornalismo» e «confida nel fatto che la Direzione del CdT intervenga immediatamente prendendo le distanze da questo modo indegno di fare informazione».

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