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BELLINZONA«Io, 68enne, costretta a continuare a lavorare»

18.10.17 - 08:29
La storia di Clara e della sua pensione da 1800 franchi al mese dimostra come le donne rappresentino una categoria a rischio tra gli over 65. Intanto, primo e secondo pilastro non bastano più.
«Io, 68enne, costretta a continuare a lavorare»
La storia di Clara e della sua pensione da 1800 franchi al mese dimostra come le donne rappresentino una categoria a rischio tra gli over 65. Intanto, primo e secondo pilastro non bastano più.

BELLINZONA – «Con una pensione di 1.800 franchi al mese, non ce la faccio a campare. Devo continuare a lavorare». Storia di Clara, 68enne di Bellinzona. La sua è una storia di ordinaria povertà. Stando alle cifre dell’Ufficio federale di statistica, in Ticino gli “over 65” costretti a continuare a lavorare sarebbero circa 8.200. Un numero alto, che corrisponde al 4,45% della popolazione attiva. E che, in futuro, potrebbe aumentare. «Il rischio – spiega Anna Trisconi Rossetti, capo dell’Ufficio prestazioni presso l’Istituto delle assicurazioni sociali – sarà quello della povertà pensionistica».

Prestazioni complementari – A fine 2016 i pensionati che beneficiavano delle prestazioni complementari in Ticino erano 15.409. Molti di più dei 13.895 registrati a fine 2010. Il problema è di livello nazionale ed è legato all’invecchiamento globale della popolazione, ma anche alle spese socio-sanitarie di degenza in casa per anziani.

Aggravanti ticinesi – Anche se in Ticino ci sono alcune aggravanti. Dall’età media più alta al fatto che il 22% della popolazione residente sia “over 65” (il 18% in Svizzera). Passando per i salari mediamente più bassi. «Questo – dice Trisconi Rossetti – incide sull’importo delle rendite di vecchiaia del primo pilastro e del secondo pilastro. E anche sulla possibilità di avere un terzo pilastro. Ecco perché gli anziani tendono a ricorrere alla prestazione complementare».

Costretta a lavorare in nero – Clara nel corso della sua vita ha lavorato per diversi anni nella vendita. Poi sono arrivati il matrimonio, due figli. E il divorzio. «Una separazione dolorosa. Mio marito non voleva pagarci gli alimenti. Io non sono più riuscita a rientrare nel giro della vendita. E per mantenere i miei figli ho accettato qualsiasi compromesso. Ho lavorato come donna delle pulizie, per almeno 20 anni. Mi hanno spesso pagata in nero».

Orecchie da mercante – La 68enne bellinzonese ha cercato più volte di fare ragionare i suoi datori di lavoro. Ma non c’è stato verso. «Sapevano che ero in difficoltà e ne hanno approfittato. Ora percepisco una pensione in base agli anni in cui ho lavorato nella vendita e ai contributi che mi sono stati versati in quel periodo».

Donne a rischio – Proprio qui sta il problema. Perché l’importo della rendita di vecchiaia del primo pilastro dipende da due fattori: il primo è l’aver pagato i contributi sociali all’AVS, il secondo è il reddito medio conteggiato durante il periodo contributivo della propria classe di età. Tutti aspetti su cui Clara è stata costretta a sorvolare. Il caso della 68enne bellinzonese è emblematico di una categoria, quella delle donne, più fragile rispetto a quella degli uomini. «Anche perché – riprende Trisconi Rossetti –, se si pensa a una famiglia tradizionale, alcune donne non hanno una vita lavorativa lunga. E quindi tendenzialmente arrivano a una pensione “bassa”».

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COMMENTI
 

samarcanda 6 anni fa su tio
Ma che brutto paese!

matteo2006 6 anni fa su tio
Non so dove commentare un articolo non commentabile allora lo faccio qui che si parla di lavoro ... :-) C'è gente che deve lavorare oltre i 65 anni e poi lo stato i comuni permettono che ditte come Vf di Stabio licenziano tutti i dipendenti chiudendo un call center e poi lo riaprono dopo qualche mese nello stesso posto riassumendo le stesse persone ma pagate sicuramente "dal piano sociale" studiato da quei falchi dei sindacalisti che significa immagino ne più ne meno dell'incentivo disoccupazione. Quindi in parole povere i dipendenti escono da una parte e rientrano dall'altra; riassunti dalla stessa ditta solo che in parte gli stipendi saranno pagati dalla disoccupazione.

Mattonella 6 anni fa su tio
Mah

Fran 6 anni fa su tio
Tra 2 anni sarò in pensione. Dopo 40 anni di lavoro e crescere figli. Ora i pochi soldi li spendo in italia. Fra 2 anni emigrò e spenderò i soldi in Egitto. Ecco cosa ci aspetta, o fai la fame e chiedi aiuto ai figli e O vai e abbandoni tutto. Tristezza.

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Fran
Paghiamo una vita e poi ci ritroviamo con le pezze al fondo schiena a "goderci" la pensione. Beato te che la pensione la vedrai ancora pensa a chi come me che ci andrà tra 20 anni e non è per nulla scontato che vedrà qualcosa di tutto quanto versato.

Fran 6 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Esattamente. Così come i miei figli, che pagano una "fortuna" tra tasse ecc., e alal fine, chissà cosa ricaveranno? È un vero disastro. Il fatto è che non è giusto che in CH un milionario, o miliardario, o cmq un benestante, riceve 2300 fr in AVS, uguale a chi non ha nulla altro, ne 2. o 3. pilastro, ne ovviamente risparmi o beni. Questo non si chiama solidarietà. Perchè per il benestante questi soldi sono caramelline, non gliene frega una cippa, averli o meno. È la distribuzione dei soldi pubblici ad essere scandalosa. Soldi pubblici, per i quali noi TUTTI contribuiamo, eh!! Mica ne approfittiamo di "regali" che ci farebbe lo Stato, come viene insinuato anche in questa chat! , ma porcamiseria.

Gus 6 anni fa su tio
La signora è ancora fortunata. Io conosco un'ultra ottantenne che vive con CHF 1175 al mese (il minimo dell'AVS) e non le danno la complementare, perché ha un terreno in zona edificabile (da 40 anni cerca di venderlo ma non ci riesce, perché in zona infelice ed ora anche a causa delle norme sulle case secondarie)

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Gus
Digli di regalarlo se non trova da vendere dopo 40 anni direi che può anche lasciarlo andare a gratis che ne so alla chiesa tanto quelli ramassano di tutto cosa ti interessa di un terreno che non vale nulla che non si vende ma che ti compromette la possibilità di avere degli aiuti necessari.

robyk 6 anni fa su tio
"Prima gli altri" accettata senza votazione dal gregge svizzero.

Gery 6 anni fa su tio
Purtroppo le pensioni sono basse rispetto il costo della vita in Svizzera a 72 anni il divorzio e mi ritrovo con una pensione di Fr.1700 ma come si fa a vivere se solo daffittto pago 1100 e 500 di cassa malati luce ti tasse bilag tv e tutto il resto ci vorrebbe o almeno 3000 franchi al mese ed ecco che i pensionati diventando i nuovi poveri

Equalizer 6 anni fa su tio
Quasi quarant'anni fa eravamo andati a votare per il terzo pilastro se darlo in mano ai privati o meno, già allora da giovane ero palesemente contrario, oggi ne vediamo i risultati, il privato gestisce una marea di capitali ed immobili tutto grazie ai soldi del cittadino poi piange miseria allo stato quando si tratta di versare i contributi dicendo che la resa non è più uguale, già però i dividendi d'azienda quelli non diminuiscono.

Equalizer 6 anni fa su tio
E pensare che ieri lo stato ha detto a questa gente di non accendere la stufa o il caminetto che inquinano.... Oltre al fatto che già uno vive male di suo, il cantone ti dice di vivere peggio. Scriverei a Mamma Elvezia e gli direi che è ora che si occupi in primis dei suoi "figli" poi se ne avanza si può vedere di aiutare anche gli altri.

Pepperos 6 anni fa su tio
La storia è a metà..... Come conviene sempre.... La Signora riceve le complementari? Se è no! Perché possiede sostanza. Un articolo a dirla: fumo di Paglia.

vulpus 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Viene il dubbio che la storia non sia completa

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Ho mia Madre in casa di riposo! È ho dimestichezza in materia! Avendo lottato fino al tribunale federale per le complementari ( perso ).

tip75 6 anni fa su tio
di casi come quello della signora ce n'è a iosa!!!certo è più facile preoccuparsi degli africani e dei migranti che guardare dentro ai propri problemi! in questo la nostra politica ha il primato

Factotum 6 anni fa su tio
Non di capisce un granche della storia di Clara, peccato.
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