Angelica Lepori-Sergi e Monica Soldini (MPS-POP-Indipendenti) tornano sulla polemica degli stipendi percepiti dai membri dell'Esecutivo della Nuova Bellinzona con un'interpellanza
BELLINZONA - Gli stipendi percepiti dai municipali della Nuova Bellinzona non smettono di far discutere. Le cifre - 120'000 franchi per il sindaco, 95'000 per il vicesindaco e 80'000 per i municipali - hanno provocato polemiche a non finire nella Capitale e il lancio di un referendum.
Sul tema ritornano oggi Angelica Lepori-Sergi e Monica Soldini (MPS-POP-Indipendenti) che tramite un'interpellanza chiedono all'Esecutivo «di rendere noto, sulla base delle dichiarazioni fiscali, il reddito lordo – proveniente da prestazioni lavorative o pensionistiche – dichiarato da ogni singolo municipale negli ultimi cinque anni».
«A noi pare importante - scrivono le due consigliere comunali - anche per permettere a tutti i cittadini e le cittadine di valutare concretamente quale sia il peso e l’importanza degli onorari e dei rimborsi spese proposti, conoscere l’attuale situazione reddituale lavorativa dei municipali».
Lepori-Sergi e Soldini sono coscienti che un regolamento del genere non possa venire fatto "ad personam". «Ma l’attuale composizione del municipio ci pare “esemplare” di quella delle maggiori cittadine ticinesi (e non solo): cioè una maggioranza di liberi professionisti o di alti dirigenti. Dopo la recente infelice uscita di alcune forze politiche, ci sembra importante conoscere la situazione reddituale dei municipali per misurare la dimensione “etica” delle scelte di impegno nella cosa pubblica».
Le due consigliere comunali si dicono d'altra parte sicure che i membri dell'Esecutivo «saranno favorevoli, proprio per un principio di trasparenza fondamentale nell’amministrazione della cosa pubblica, a fornire queste informazioni».