Centinaia di bandierine ad attendere il neo-eletto consigliere federale. A breve il corteo d'onore per le vie del centro cittadino
BELLINZONA - Cassis è arrivato a Bellinzona e ad accoglierlo ha trovato una grande festa. Il suo treno, partito stamane da Berna, dopo la sosta ad Altdorf per il saluto alle autorità urane, è arrivato in Ticino alle 14.15 alla stazione di Bellinzona. Qui il neo-eletto - accompagnato da autorità cantonali e federali - ha trovato un'accoglienza fatta di centinaia di bandierine rossocrociate e rossoblu, assieme al Sindaco Mario Branda e le numerose persone pronte a congratularsi e a stringere la mano al nuovo consigliere federale.
«Il Ticino è la Svizzera» - È proprio il Sindaco di Bellinzona il primo a prendere ufficialmente la parola: «È con grande piacere che a nome della Città di Bellinzona porto il mio saluto ai numerosi ospiti. A Burkhalter e la sua gentile moglie, ma naturalmente anche al nuovo eletto consigliere Ignazio Cassis e la gentile moglie Paola»
«Benvenuti in Ticino e benvenuti a Bellinzona - prosegue Branda -. Qui Ignazio, ha lavorato diversi anni come medico cantonale. È questo un momento che attendevamo da 18 anni, da quando questo incarico venne ricoperto da un ticinese. Persone che ho il piacere di salutare in questa occasione. L'elezione d Cassis è un'attestazione di stima e riconoscimento per la sua persona e la sua attività professionale. Ma anche un momento e un segnale per la Svizzera italiana e i suoi abitanti. Lo Stato federale è una conquista maturata nel tempo. Il 1291, per il Ticino, non è una data rilevante. Appartenevamo a Milano. Più tardi per molto tempo fummo solo un posto per prelevare imposte. Solo nell'800 il Cantone ha acquisito dignità diventando membro della Confederazione svizzera. La galleria del Gottardo strappò la nostra regione al suo isolamento geografico e alla povertà che aveva costretto molte famiglie a emigrare. L'anno scorso abbiamo celebrato l'Alptransit, quest'anno festeggiamo il nuovo consigliere federale. Due avvenimenti che consolidano il nostro essere svizzeri. Il Ticino è la Svizzera come lo sono altri cantoni. Ecco perché Cassis, la sua nomina è così significativa. Tantissimi auguri e buon lavoro signor consigliere federale».
«Una Svizzera italiana mai così tanto rappresentata» - Anche il consigliere nazionale Marco Romano (PPD) si è espresso in occasione della grande festa: «Mai come negli ultimi anni la Svizzera italiana è rappresentata a Berna. Non mi aspettavo tutta questa partecipazione».
Il corteo - Il corteo d'onore ha quindi sfilato nelle vie del centro diretto a Piazza Governo. Il tragitto è allietato da una bandella malcantonese di 50 elementi e scortato da poliziotti a cavallo. Cassis verrà quindi ricevuto dal Consiglio di Stato a Palazzo delle Orsoline, prima della parte pubblica, che si è tenuta in una Piazza Governo, già gremitissima, attorno alle 15.45, dove il consigliere federale ha incontrato la popolazione.
Gianora: «Felice di essere tuo amico» - Qui ha preso la parola il presidente del Gran Consiglio Walter Gianora: «È un'importante occasione di festa per il nostro territorio e la Confederazione. Ho il piacere e l'onore di accoglierti nella nostra capitale in veste di consigliere federale. Il destino ha voluto che fossi io a darti il benvenuto. Mi riempie di grande gioia questo momento vista l'amicizia che ci lega da tempo. Sono sicuro di essere interprete della stima e della riconoscenza dei molti cittadini che ti sostengono. È importante per il nostro cantone e le nostre minoranze la tua presenza in Consiglio federale. Il tuo ruolo rappresenta un valore aggiunto per il federalismo, vero tesoro che ha fatto grande questa nazione. Penso che la tua presenza ci porterà ad essere più vicini a Berna. Il nostro, come quello dei Grigioni italiani, è un cantone che si interfaccia con l'Italia con tutti i vantaggi, ma anche le complessità di questo rapporto. Ho avuto il piacere di cogliere aspetti sottili e personali che fanno di Cassis un grande uomo. Il tuo comportamento calmo e conciliante, la capacità di unire e non di dividere. Di cogliere consenso, un dono che ti ha regalato stima e chi ti fa essere una polizza assicurativa per noi. Un grande statista. Ti sei definito fabbro costruttore di ponti. Sono certo che la tua azione politica sarà un nuova opportunità per il Ticino e la Svizzeraitaliana. Spero sarai ambasciatore di quello che vuole divenire il Ticino e non dei suoi problemi».
«Non possiamo più dire di non essere rappresentati» - Quindi è stata la volta del Consigliere di Stato Manuele Bertoli: «le istituzioni del nostro Paese sono il frutto del nostro prezioso e delicato impegno comune. Sanno unire le comunità, valorizzare le differenze e sanno dar voce a queste diversità e specificità in un Paese piccolo, ma complesso. Quanto successo settimana scorsa a Berna, grazie al gesto dell'assemblea federale, riconosce questi valori e la Svizzera per quella che è , sottolineando l'importanza della coesione del nostro paese. "Uno per tutti e tutti per uno" c'è scritto sulla cupola di Palazzo federale. Frase molto importante. Ora abbiamo uno svizzero italiano per tutta la Svizzera. Spero sia messo un punto su una certa polemica circa la la mancanza di rappresentanza. I nostri problemi compresi lo sono e devono essere inquadrati in un contesto generale. È tempo che questo argomento venga accantonato. Finalmente abbiamo voce in capitolo. Cassis è stato eletto non solo come svizzero italiano, non solo come rappresentate del suo partito, ma come uomo. Per entrare in Consiglio federale bisogna essere,certo, l'uomo giusto al posto giusto, ma soprattutto, di Cassis, è stata premiata la sua competenza e le sue qualità, che l'hanno portarlo dove comincia la nuova funzione».
«La coesione del paese di rafforza» - Ha preso poi la parola il Consigliere federale uscente Didier Burkhalter. «Sono felice per te Ignazio ma anche per tutta la Svizzera, e in particolare quella italiana. Per tutti voi. Nel corso degli ultimi anni il Consiglio federale è venuto diverse volte in corpore in Ticino. Ricordo bene questi incontri. Molto calore, molti sorrisi, di cui sono riconoscente. Ma anche molta inquietudine. Si sentiva l’esigenza di collegare meglio il Ticino alla Svizzera. L’esigenza di scrivere meglio il futuro insieme. Grazie alla tua elezione caro Ignazio la Svizzera italiana si sente più capita e la coesione del paese si rafforza».
La Città offrirà un rinfresco a tutti i presenti, prima che i circa 650 invitati ufficiali accompagnino Cassis al banchetto d'onore che avrà luogo attorno alle 17.00 al Palasport. La giornata terminerà alle 20.02, quando un altro treno riporterà la comitiva a Berna.