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BALERNA«Costretti a licenziare 12 persone per burocrazia»

26.09.17 - 09:22
La Team 3000 minaccia di lasciare a casa tutti i dipendenti. «Eppure il lavoro non mancava»
«Costretti a licenziare 12 persone per burocrazia»
La Team 3000 minaccia di lasciare a casa tutti i dipendenti. «Eppure il lavoro non mancava»

BALERNA - Dodici persone a rischio licenziamento per dei documenti inviati in ritardo. Sembra una favola, e invece è la storia della Team 3000 di Balerna: l'azienda edile settimana scorsa ha comunicato il licenziamento cautelativo di tutti i suoi dipendenti (12 compreso l'amministratore unico) per un «eccesso di burocrazia». Questa almeno è la versione riportata dalla ditta: «Nonostante tutti i nostri sforzi, per le lungaggini burocratiche provocate dalla Commissione di Vigilanza della Lia ci vediamo costretti a chiudere i battenti con effetto immediato» si legge nelle lettere di licenziamento preparate dall'azienda.

Eppure il lavoro non manca. All'attivo c'è un cantiere da circa 1,5 milioni di franchi, «ma non possiamo adempiere al contratto perché gli uffici della Lia ci rimbalzano da mesi» spiega l'amministratore Pierangelo Casarotti. «A giugno abbiamo già dovuto rinunciare a commesse per altri 500mila franchi». L'inghippo? Un ritardo nell'invio della documentazione necessaria per iscriversi nel nuovo Albo delle imprese artigiane. Senza la nuova autorizzazione, le piccole imprese artigiane non possono operare. L'ufficio della Lia ha già evaso «il 90 per cento di circa 5000 domande» presentate dall'entrata in vigore della legge, a ottobre scorso. «Alcune centinaia di domande sono ancora in sospeso per documentazione mancante» spiega la direttrice della Commissione di vigilanza Cristina Bordoli Poggi, ma «non ci sono problemi di ritardi e tempistiche da parte nostra» afferma. 

La Team 3000, dal canto suo, sostiene di avere adempiuto a tutti gli obblighi nei tempi giusti. «Ci era stato detto che la nostra pratica sarebbe stata evasa durante l'estate, poi a settembre – protesta Casarotti –. Ora c'è stato un nuovo rinvio, ad ottobre: abbiamo spiegato che per noi era troppo, che ci sarebbero stati dei licenziamenti, ma non sembrava essere un problema per loro». Un'accusa che Bordoli Poggi respinge: «Alla ditta è stato concesso un lasso di tempo sufficiente per sistemare numerose mancanze di documenti. Abbiamo trattato tempestivamente la domanda non appena è stata completata, fornendo inoltre al titolare tutta la consulenza necessaria a risolvere le criticità».

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